Lettera al direttore

Lettere

Governo Draghi, una lettrice: “Ci dedicheremo a pastorizia e agricoltura”

Mario Draghi

Gentile direttore,

ho letto l’articolo in cui si parlava di Draghi come l’uomo del destino e devo dire che mi ha colto un po’ di sorpresa. Le scorse elezioni un italiano su tre ha votato chi ha abolito la povertà, chi parlava di condizionatori e PIL.

Il rimanente ha scelto i colpi di sole e i pieni poteri, altri i vecchi satiri, qualcuno il vuoto della sinistra. A mio parere con quello che penso sia il peggiore parlamento del dopoguerra troverebbero lungo sia Batman che il diavolo in persona. Meno che mai iniziare un cambio di passo in dieci giorni (l’ultimo anno è stato l’immobilismo più totale), in dieci giorni in Italia si è già fortunati ad ottenere un timbro in comune.

Il suo giornalista vive su Marte, forse? O forse non ha gradito il fatto che, come tutta Europa, si prospettino nuove chiusure? Io avrei un’idea da proporre al suo opinionista: apriamo tutto e subito, libertà. Però prima un unico e decisivo decreto… via le responsabilità penali e civili agli operatori sanitari, a partire dai volontari delle croci fino ai primari. Così potranno scegliere chi curare e chi lasciar morire, metteranno il cartello esaurito alle porte degli ospedali così si curerà solo chi avrà il denaro per una clinica privata o chi potrà andare all’estero. Niente tamponi, niente quarantena, soltanto la vecchia selezione naturale. E che importa se il resto d’Europa non verrà più in Italia, di cultura non si mangia, ci dedicheremo a pastorizia e agricoltura, semmai. Ho sempre letto con piacere IVG ma dell’ennesimo opinionista proprio non ne sentivo il bisogno, non solo i politici dovrebbero imparare l’arte del silenzio. Distinti saluti.

Paola Tarsilli

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