Lettera al sindaco

Dissuasori di velocità, ponti o tunnel per animali: la richiesta dell’Oasi Felina di Savona

In zona alcuni gatti sono stati investiti dalle auto perdendo la vita

gatti generica

Savona. Dissuasori di velocità, tunnel o ponti per risolvere il problema degli incidenti per gli animali dell’Oasi Felina Protetta “Andrea Delfino” situata a Savona in zona Paip, che nelle vicinanze presenta una strada a forte pendenza che è costata la vita già ad alcuni gatti.

A dirlo in una lettera è la suddetta oasi felina, che ha chiesto in data 16 gennaio un aiuto da parte del sindaco Ilaria Caprioglio, del presidente del consiglio comunale Renato Giusto e del comandante della polizia municipale Igor Aloi.

In assenza di una risposta, il personale dell’oasi afferma: “Abbiamo atteso il 17 febbraio, festa nazionale del gatto, sperando nella risposta alla nostra lettera del 16 gennaio. Abbiamo davvero passato la giornata augurandoci una cortese risposta. A questo punto non possiamo far altro che rendere pubblico il problema. E rimaniamo sempre in attesa”.

La lettera in questione illustra in breve la realtà associativa dell’oasi, per poi andare al nocciolo della richiesta:

“Come ben saprete, dal 2012 abbiamo in affitto un terreno di proprietà comunale in zona Paip, via Bonini, che nel tempo e diventata Oasi Felina Protetta ‘Andrea Delfino’, dal nome del vicepresidente (mancato nel 2013) che tanto si era adoperato per la nascita di questa zona recintata pro-gatti incidentati, abbandonati, malati – si legge – Con molta fatica e ben pochi aiuti, cerchiamo quotidianamente di provvedere ai fabbisogni della moltitudine di felini che da noi hanno trovato un ‘riparo’ e possono riempirsi il pancino tutti giorni, due volte al dì”.

“Contemporaneamente, ci occupiamo anche di sfamare alcuni gruppi di quelle bestiole che vivono per strada, grazie anche ai contatti che teniamo con gattare e gattari – continua la lettera – In particolare, poi, visto che i gatti sono animali intelligentissimi, e qualcuno riesce a sfuggire dalle reti, provvediamo a sfamare anche quei quadrupedi (noi li chiamiamo ‘in posizione satellite’) che non vogliono vivere chiusi ma continuano a fare riferimento a noi per il cibo. Come loro, anche i felini del quartiere sanno che nelle nostre vicinanze c’è sempre un volontario di buon cuore che può dar loro qualcosa con cui cibarsi”.

“Facciamo tutto senza chiederVi nulla, anzi, siamo anche in regola con i pagamenti annuali – continua la lettera a firma del presidente Emilio Gravano – Purtroppo, ora, ci troviamo a doverVi sottoporre un problema. La nostra Oasi confina con una strada a forte pendenza (via Bonini, appunto), dove le auto transitano velocemente, ben oltre i limiti dei cartelli, e che ha già registrato pericolosi incidenti”.

“La nostra sensibilità è particolarmente indirizzata verso questi esserini di cui ci occupiamo, che sovente vengono investiti e trovano la morte nelle vicinanze di un luogo che per loro dovrebbe essere un riparo, un faro di bontà, un rifugio – evidenzia – Difatti, sia a destra che a sinistra della strada, c’è del verde che invoglia gli animali ad attraversare la corsia anche più volte al giorno. Se volessimo chiederVi la luna (o l’impossibile) ci rivolgeremmo a Voi immaginando una costruzione tipo tunnel (un po’ copiando l’Australia che ha adottato dei cavalcavia per permettere ai granchi l’attraversamento in periodi di migrazione, o i ponti degli Stati Uniti che permettono ai cervi e agli orsi di non finire sotto le auto)”.

“Più prosaicamente, pensavamo, a grandi linee, di chiederVi se non potreste mettere dei dissuasori di velocità, sia in salita che in discesa. Siamo disponibili a discuterne con Voi, solo, per piacere, facciamo presto. L’ultima gatta morta era una mamma bellissima, tricolore, adorabile, selvatichissima, che ha lasciato soli tre bei micetti, altrettanto selvatici: pertanto non riusciremo a farli adottare, e andranno a ingrossare la colonia dei ‘satelliti'”.

Infine, si invitano le autorità ad accordarsi per un sopralluogo.

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