Loano, la mia Loano, è stata la prima città italiana a dedicare una via ai Martiri delle Foibe.
La scelta di quale strada scegliere non fu casuale; allora ero un giovane vice sindaco, era l’aprile del 1997, e di li a pochi giorni un rappresentante dell’Anpi ci avrebbe attaccato pubblicamente durante le celebrazioni del 25 Aprile, accusandoci di revisionismo.
Ma noi, precursori di quello che l’Italia avrebbe fatto solo sette anni dopo con l’istituzione del “Giorno del Ricordo”, sapevamo quale fosse la cosa giusta da fare e, non senza qualche “resistenza”, anche nella nostra maggioranza, individuammo una via centrale, dal grande significato simbolico.
Via Martiri delle Foibe collega corso Roma, piazzale Giuseppe Mazzini, corso Europa e via Trento e Trieste.
L’Italia e la memoria degli italiani si onorano (o si umiliano) anche attraverso la toponomastica.
Angelo Vaccarezza