Liguria. “Dalla mezzanotte di stasera entrerà in vigore l’ordinanza che prevede misure restrittive per il territorio dei distretti sanitari di Ventimiglia e Sanremo. Sappiamo che queste nuove regole, che ci aiuteranno a rallentare la diffusione del virus, creeranno disagi a tante famiglie e lavoratori, ma non intendiamo dimenticarci di loro. Il presidente Draghi e tutto il Governo ci hanno garantito in Conferenza delle Regioni che nel nuovo Decreto Ristori verranno inserite tutte le opportune misure per venire incontro alle esigenze dei territori coinvolti da ordinanze regionali: dunque ristori, bonus baby sitter e congedi parentali per chi resterà a casa con i figli vista la chiusura delle scuole. Tutto questo avverrà con l’approvazione del Decreto in Parlamento nelle prossime settimane. Come Regione vigileremo che questo avvenga e interverremo per ricordare puntualmente al Governo le esigenze dei cittadini del Ponente ligure, a cui stiamo chiedendo l’ennesimo sacrificio”.
Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti ha fatto il punto questa sera sulla pandemia da Covid-19 in Liguria, con riferimento alla diffusione del virus, al piano vaccinale e ai provvedimenti attesi dalle diverse categorie economiche.
“I numeri di oggi – ha proseguito Toti – ci confermano la pressione sull’estremo ponente, con 111 nuovi positivi in Asl1, a dimostrazione dell’opportunità delle misure restrittive adottate con l’ordinanza che entrerà in vigore domani sui distretti sociosanitari 1 e 2 di Ventimiglia, maggiormente interessato dalle misure, e di Sanremo. I dati sulle ospedalizzazioni rimangono positivi, con 7 ricoveri in meno in Asl1: il combinato disposto del calo dei pazienti ricoverati e delle misure adottate speriamo possa ridurre la pressione del virus su quel territorio, creando una sorta di bolla per mantenere sicuro l’estremo ponente. Questo nonostante la spinta francese molto molto potente con il dipartimento della Provenza e Costa Azzurra che è tra quelle maggiormente pervase da contagi e oggetto di misure molto strette adottate dal governo francese. Inoltre tra giovedì e venerdì partirà una campagna di tamponi a tappeto a Ventimiglia, sulla scia di quanto avevamo già fatto nel centro storico di Genova e alla Spezia, per effettuare uno screening approfondito sulla città e rendere più sicuro quel territorio”.
Per quanto riguarda l’intero territorio ligure, “per la prima volta da molto tempo – ha osservato Toti – i malati ricoverati in area medica scendono sotto le 500 unità: oggi abbiamo 551 totali di cui 53 terapie intensive. Un dato che ci rende molto felice che significa che i nostri ospedali stanno respirando”. “Diminuiscono di 111 unità anche le persone in isolamento domiciliare in Liguria, segno coerente con la sostanziale stabilità della pandemia, e anzi con un lieve calo che registriamo da alcune settimane, con un piccolo piano inclinato verso il basso. Purtroppo oggi abbiamo registrato 13 decessi, 7 dei quali relativi alle giornate dopo il 20 febbraio: a riprova della necessità di correre il più possibile con il piano di vaccinazioni, se avessimo vaccinato tutti gli over80 avremmo avuto un solo decesso. Questo rende l’idea di quanto sia importante completare la fase cosiddetta ‘1 allargata’ in tempi ragionevoli come stiamo cercando di fare e i dati sulle vaccinazioni in aumento lo dimostrano. L’ormai prossima conclusione della fase 1 destinata non solo al personale sanitario ma soprattutto alle Rsa sta dimostrando l’efficacia e l’efficienza delle vaccinazioni in relazione al calo dei ricoveri e dei decessi rispetto ad alcune settimane fa”.
Nei prossimi giorni, intanto, ha riferito il presidente ligure Giovanni Toti, verranno delineate “le linee guida per la fase di somministrazione del vaccino AstraZeneca che riguarda le categorie prioritarie under 65, un esempio su tutti è il personale di sicurezza dello Stato come Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale. Su questo giovedì ci sarà un punto in Prefettura e credo già dal lunedì successivo partirà la campagna vaccinale, come per altre categorie attraverso la rete dei medici di medicina generale che hanno dato la propria disponibilità a livello sia nazionale sia regionale per intervenire. Poi sempre con il supporto delle Asl organizzeremo altri centri di vaccinazione. Il piano partirà ai primi di marzo come ci eravamo prefissi”.