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Covid, ordinanza restrittiva per l’estremo ponente: scuole chiuse fino al 5 marzo

In arrivo l'ordinanza per contenere i contagi, incidenza doppia rispetto al resto della Liguria

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Ponente. Scattano le restrizioni in alcune zone dell’imperiese e dell’estremo ponente ligure dove l’incidenza del coronavirus si mantiene doppia rispetto al resto della Liguria. Lo ha annunciato questa sera il presidente Giovanni Toti.

“Dopo aver parlato col ministro Speranza oggi pomeriggio ripetute volte, e dopo aver già avvisato i sindaci del territorio, abbiamo deciso di prendere alcune misure per tenere sotto controllo l’incidenza soprattutto sulla città di Ventimiglia e in alcuni comuni limitrofi”, ha detto Toti.

L’ordinanza prevede per i distretti di Sanremo e Ventimiglia la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e solo per il distretto di Ventimiglia il divieto di asporto e di vendere alcolici in orario serale, il divieto assoluto di assembramento e il divieto di spostarsi dal proprio distretto.

L’incidenza rilevata nelle zone oggetto dell’ordinanza, ha spiegato il direttore della prevenzione di Alisa Filippo Ansaldi, è di 3,59 casi ogni 10mila abitanti mentre in Liguria si attesta a 1,81.

L’ordinanza entrerà in vigore mercoledì 24 febbraio e terminerà venerdì 5 marzo compreso, con le seguenti misure:
chiusura scuole di ogni ordine e grado per distretti socio sanitari 1 (Ventimiglia e altri comuni) e 2 (Sanremo e altri comuni).

Solo per il distretto 1 (Ventimiglia e altri comuni):
divieto di asporto dalle ore 18 (solo consegne domicilio);
divieto vendita alcolici dalle 18;
divieto di assembramento assoluto e facoltà per i sindaci per ulteriori misure restrittive in ambito urbano;
divieto di circolazione tra comuni di distretti diversi (anche se da prossima settimana fossimo in zona gialla).

“La situazione nell’estremo ponente ligure continua a essere preoccupante – ha detto Toti nel corso del consueto punto stampa serale di aggiornamento – l’incidenza di diffusione del virus è il doppio rispetto al resto della regione. Per questo domani mattina firmerò un’ordinanza restrittiva per i comuni di Ventimiglia e Sanremo e i distretti sociosanitari 1 e 2 che sarà in vigore da mercoledì 24 febbraio a venerdì 5 marzo e comporterà la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e, solo per Ventimiglia e comuni del distretto 1, divieto di asporto dopo le 18 e anche di vendita di alcolici dalla stessa ora, per evitare ogni assembramento, e divieto di spostamento dai comuni di residenza. I sindaci avranno facoltà, come già accaduto in situazioni analoghe, di vietare l’accesso ad alcune zone in giorni o fasce orarie considerati a rischio di eccessivo assembramento”.

“Oggi ho parlato più volte con il ministro Speranza e con i sindaci del territorio – ha continuato – Con questo provvedimento speriamo di raffreddare un picco pandemico che, se si prolungasse, potrebbe portare problemi nelle strutture ospedaliere di Asl 1. Speriamo che dieci giorni di misure ulteriormente restrittive, che ovviamente verranno debitamente ristorate dalle misure nazionali previste, possano essere efficaci. Vale per i congedi parentali, per i ristori delle attività che subiscono alcune limitazioni da questa ordinanza. È in corso la vaccinazione di tutti i frontalieri che contiamo di finire nei prossimi giorni. Abbiamo chiesto oggi ad Asl 1 di istituire un punto speciale tamponi antigenici a Ventimiglia per uno screening accurato dell’intera popolazione che consenta una mappatura del virus, come abbiamo fatto a Genova e alla Spezia in autunno”.

“L’accordo di venerdì scorso con i medici di medicina generale liguri – ha detto in conclusione il governatore – ha preceduto l’accordo firmato oggi a livello nazionale. La categoria si porterà sulle spalle la maggior parte del peso della somministrazione dei vaccini Astrazeneca, quelli destinati ai cittadini sotto i 65 anni”.

“Venerdì abbiamo firmato l’accordo regionale subito prima di quello nazionale – ha detto Andrea Stimamiglio, segretario ligure Fimmg – Interveniamo sia come prenotazioni sia come somministrazione dei vaccini Astrazeneca. La categoria c’è, abbiamo parlato con i direttori generali e abbiamo assicurato che, in caso di carenza di personale anche per vaccini pfizer possiamo intervenire nelle strutture delle asl. Per i vaccini che possiamo sommministrare nei nostri studi ci daranno una mano le farmacie, che li distribuiranno ai medici a seconda delle esigenze. Avremo probabilmente la possibilità di vaccinare già in marzo alcune categorie, come insegnanti e vigili urbani. Tutti i pazienti chiamano, chiedono quando toccherà a loro, chiedono consigli: rispondiamo a tutti e continueremo naturalmente a farlo, ma non sarà possibile probabilmente procedere al grosso delle vaccinazioni Astrazeneca prima dell’estate”.

“Il quadro epidemiologico in Asl 1 che ha portato alla stesura dell’ordinanza che verrà firmata domani – ha detto Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione di Alisa – risente della situazione in Costa Azzurra, che registra un’incidenza superiore a 3,5 casi ogni diecimila abitanti al giorno, decisamente elevata. In Asl 1 la curva si è innalzata già alla fine di gennaio, ma è rimasta sostanzialmente stabile per tre settimane fino a metà febbraio e poi ha fatto un ulteriore salto, degno di attenzione perché supera la soglia dei 3,5 casi per diecimila abitanti. Si tratta di un’incidenza doppia rispetto al resto della regione, che si riflette anche sulla pressione ospedaliera”.

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