Prime reazioni

“Competente e autorevole”: Draghi sembra convincere il savonese

I commenti dei sindaci della provincia sulla scelta del presidente Mattarella

Mario Draghi

Provincia. Ex presidente della Bce, direttore generale del Ministero del tesoro: Mario Draghi è un italiano conosciuto e stimato in tutto il mondo, una figura autorevole e prestigiosa, che aleggiava da tempo nel pour parler della politica italiana. Ma cosa ne pensa la politica locale della scelta del Presidente della Repubblica? Ecco reazioni e opinioni a caldo di alcuni sindaci del savonese.

Appare molto favorevole alla scelta del Presidente Mattarella Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona che si esprime così: “L’ex presidente della BCE vanta un curriculum d’eccezione e saprà garantire alla nazione un percorso di crescita e riduzione del debito pubblico. Ritengo possa essere la persona migliore per affrontare le grandi priorità quali il Recovery plan, unitamente alle riforme richieste dall’UE fra cui la semplificazione delle PA, della giustizia e del fisco unitamente all’organizzazione del piano nazionale delle vaccinazioni. Draghi ha l’autorevolezza per comporre un Governo tecnico nella pienezza delle sue funzioni e auspico sia messo nelle condizioni di lavorare con serenità”.

Draghi è sicuramente meglio di Conte, questo è poco ma sicuro, soprattutto perchè toglie dal governo una banda di gente improvvisata che è arrivata li senza alcuna esperienza politico amministrativa né competenze professionali, il risultato è stato quello di un governo allo sbando in balia di un presidente del consiglio, Conte, che ha fatto un po’ da dittatore senza averne le reali capacità” commenta Marco Melgrati, sindaco di Alassio.

Ha sostituito la parte politica con una serie di consulenti costati moltissimo, fattore che non ha fatto altro che ingenerare solo confusione – continua il primo cittadino alassino – Ha portato ai risultati che abbiamo visto: a non avere considerato le previsioni tra la prima e seconda ondata di Covid 19. Un problema grave è anche il modo in cui si sono affrontate le emergenze economiche delle categorie economiche interessate, è stato drammatico e mal gestito. Intere categorie prive di ristori o con importi ridicoli. Credo che una persona come Draghi con la formazione di un governo tecnico circondato da uomini da lui scelti e con persone capaci potrà portare il paese fuori dall’emergenza. Dopodichè bisognerà andare al voto”, conclude Melgrati.

Non entra nel merito della personalità, ma chiede di fare in fretta, consapevole della difficoltà del periodo complesso che stiamo vivendo a causa della pandemia, Riccardo Tomatis, sindaco di Albenga che afferma: “In questo momento è importante lo spirito di responsabilità da parte di tutti per risolvere questa crisi di Governo il prima possibile, al fine di non perdere tempo e prendere quelle decisioni necessarie riguardanti tutte quelle situazioni che incombono e che risultano fondamentali per il nostro futuro”.

In questo momento le elezioni anticipate ci esporrebbero all’aumento del rischio di contagio, non solo per il momento delle elezioni in sé, ma soprattutto per la fase della campagna elettorale basata, inevitabilmente, su incontri pubblici con molte persone, inoltre le elezioni ci lascerebbero per 4 o 5 mesi senza esecutivo, questi, infatti, sono i tempi che da sempre si sono dovuti attendere tra elezioni e nomina Governo”, conclude Tomatis.

“Ritengo che era abbastanza evidente la crisi della maggioranza politica che governava il Paese, anche per per come si è sviluppata la crisi in queste settimane – considera Ugo Frascherelli, sindaco di Finale Ligure – Le parole del presidente Sergio Mattarella mi sono sembrate chiarissime ed esemplari, ed ho grandi aspettative perché Draghi è persona di grande competenza e spessore che ha dimostrato di saper guidare un’istituzione potente e complessa come la Bce durante una tempesta finanziaria e spero quindi che sarà in grado di comporre un governo alla sua altezza e con interlocutori del suo livello”.

Un Governo quello che dovrà formare Draghi molto diverso rispetto a 10 anni fa con Mario Monti chiamato a tagliare, perchè questa volta invece avremo un Governo chiamato a spendere. Una cosa da guardare con ottimismo, ma ahimè è l’ulteriore prova della crisi del sistema politico italiano, perché capisco che possa essere difficile mettersi d’accordo sul fare tagli e sacrifici, ma quando si riesce a litigare anche sullo spendere” conclude Frascherelli.

In occasione, Roberto Sasso del Verme, sindaco di Laigueglia commenta: “Premesso che secondo me la miglior strada è sempre dare la parola al popolo, piuttosto che andare avanti così, capisco però la situazione del momento. Spero che sia un governo a termine di persone preparate e qualificate, in modo da governare al meglio per traghettarci in questo momento difficile. Passata la fase pandemica e del Recovery fund però ad aprile o maggio dobbiamo andare al voto”.

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