L'indagine

Anarchico savonese indagato per l’attentato incendiario alla rimessa della polizia locale di Marassi

Il 37enne è già in carcere a Marassi per un cumulo di pene

Attentato incendiario nella rimessa della polizia locale di Marassi

Liguria. Sul rogo di alcuni scooter della polizia locale incendiati il 25 giugno scorso nella rimessa del distretto dei vigili di Marassi in via del Camoscio c’è un indagato. Si tratta di F. C., 37 anni, anarchico savonese, residente a Genova, che si trova in questo momento in carcere a Marassi per scontare un cumulo di pene superiori a 4 anni e al quale nei giorni scorsi è stato notificato in carcere l’avviso di indagine sull’atto incendiario.

Il tappo di una tanica di benzina trovato dagli investigatori della Digos nella zona dell’incendio sarà infatti inviato al laboratorio di genetica della polizia scientifica di Torino per cercare di isolare il Dna. In caso di esito positivo il sostituto procuratore Federico Manotti, titolare dell’indagine, potrà richiedere il prelievo coattivo del Dna del 37enne, che la Digos sospetta essere tra gli autori del rogo.

Il blitz incendiario era stato rivendicato il giorno stesso sul sito di area roundrobin.info: “Abbiamo scelto di rispondere con l’azione diretta a ciò che opprime per allargare le prospettive del conflitto e combattere le logiche del recupero riformista e della mediazione politica dell’intervento – scrivevano gli anarchici – Auspichiamo ad una crescita delle lotte nella continuità dell’attacco”.

In solidarietà al 37enne sabato sera una quarantina di anarchici aveva manifestato sabato scorso sotto il carcere con fumogeni e fuochi d’artificio.

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