Albenga. “Vorremmo che siano effettuati eventuali servizi congiunti nell’ottica di ‘sicurezza urbana integrata’ che possano coinvolgere più spesso le considerevoli forze di polizia presenti sul territorio considerate un enorme e preziosa risorsa forse poco valorizzata nel suo insieme. Chiediamo di potenziare maggiormente il pattugliamento e lo stazionamento nelle zone dedite allo spaccio, consapevoli e soddisfatti per gli impegni in atto, tra cui l’oggettiva presenza dei ‘Nuclei Anticrimine’ di Genova durante l’estate trascorsa e periodicamente inviati sul nostro territorio”.
Sono queste le richieste avanzate dalla delegazione di Fratelli d’Italia e Lega, rappresentate da Alfio Sciuto responsabile regionale FdI per le forze dell’ordine, Fabio Canesi responsabile regionale FdI per le Forze Armate e Roberto Tomatis consigliere comunale di Albenga della Lega. L’iniziativa, per voce di Tomatis, “si è concretizzata trovando il pieno sostegno anche di FdI poiché il tema sollevato, quello dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza riguardante la cittadina, è pienamente condiviso”.
“Chiediamo di provvedere anche – aggiungono -, se e per quanto possibile, ad una chiusura totale e duratura di quegli immobili cittadini che sono zone franche e luoghi di un bivacco inaccettabile, in primis il vecchio ospedale di piazza del Popolo, e non come è successo per gli ex cantieri navali di Vadino”.
“Si è addirittura arrivati – spiegano -, con un pizzico di sana e speranzosa ingenuità, immaginando una migliore concentrazione di energie e competenze, troppo spesso disperse tra Forze di Polizia diverse tra loro, a chiedere di valutare l’istituzione di un ‘reparto interforze’ dedicato unicamente al contrasto e alla lotta contro lo spaccio e la detenzione-consumo di stupefacenti”.
“È stata molto apprezzata la disponibilità del Sig. Questore di Savona che ci ha ricevuto, anche in tempi celeri, considerando la vastità di impegni istituzionali e soprattutto il problema della pandemia Covid-19 – dichiarano –, potendo così constatare che a volte, a dispetto delle facili chiacchiere da social, si espongono anche persone reali che documentano altrettanto reali preoccupazioni”.
“Conoscendo le autorità di polizia già bene il territorio albenganese e le sue problematiche – puntualizzano -, si è comunque voluto sottolineare ulteriormente la giustificata preoccupazione di una parte della cittadinanza, che stenta ad arrendersi ed a sottomettersi alla passiva accettazione di un degrado urbano oggettivo, che altri invece ritengono un male accettabile e quasi fisiologico”.
“Abbiamo riepilogato sommariamente i recenti fatti di cronaca quali ripetuti furti d’auto con speronamenti, fucili a canne mozze ritrovati dentro garage, sequestri di dosi di droga pronti per lo spaccio, aggressioni con lesioni ai danni delle forze dell’ordine, presenze costanti di soggetti prevalentemente di origine nordafricana, dediti alle più svariate forme di provocazione, disturbo e oltraggio alla pubblica decenza, ghignanti di una soddisfazione che amareggia e svilisce un’attenta e sensibile cittadinanza”.
“Le parole spese dal dalla Dottoressa Giannina Roatta, non erano formule preconfezionate di cortesia per gli ospiti – precisano dalla delegazione -, ci hanno rincuorato ribadendo il monitoraggio sempre attento e condiviso del territorio anche con le altre Forze dell’Ordine, comprensivo del prezioso contributo anche della Polizia Locale, e soprattutto la possibilità di migliorare ulteriormente i servizi di prevenzione e repressione, suggerendoci anche di sfruttare al meglio l’istituto del ‘controllo del vicinato’, privilegiando le segnalazioni telefoniche al numero unico di emergenza piuttosto che futili segnalazioni sui social”.
“’Attenzione c’è e ci sarà’ è stato infine il saluto di commiato del Sig. Questore – concludono -, che ci lascia sperare in una nuova e più serena vivibilità non solo della città di Albenga, ma auspicabilmente di tutto il territorio limitrofo, come ad esempio Alassio, cittadina posta quasi ‘sotto assedio’ quest’estate, da parte di qualche manipolo di esasperanti baby-delinquenti”.
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