Albenga, Ciangherotti: “Perché non ancora concessa cittadinanza onoraria a Liliana Segre?”
"Forse perché l'ho proposta io? - insinua il forzista - Chiedo a Tomatis di smentirmi"
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Albenga. “Mi ha fatto male, molto male, leggere oggi l’ondata di odio che, sui social, si è riversata contro Liliana Segre, ‘colpevole’ di aver ottenuto il vaccino. Lei, ultranovantenne, testimonianza vivente delle atrocità della Shoah e patrimonio della nostra Democrazia, della nostra Costituzione, dei nostri Valori di tolleranza e convivenza. Per questo non capisco (o meglio, capisco, ma non apprezzo) l’atteggiamento del sindaco Tomatis e dei suoi accoliti di maggioranza”.
A parlare è il consigliere comunale di minoranza Eraldo Ciangherotti: il riferimento è alla cittadinanza onoraria per la senatrice Liliana Segre. “Il Consiglio comunale, ormai più di un anno or sono, il 6 febbraio 2020 – ricorda il capogruppo di Forza Italia – aveva accettato all’unanimità la mia proposta di concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Un gesto simbolico, è vero, ma credo doveroso per una donna che ha vissuto la follia delle violenze ideologiche del ‘900. Oggi sta vivendo la pandemia, sono contento sia stata vaccinata, e le auguro ancora un lungo percorso di vita e testimonianza”.
“Mi chiedo perchè, mentre Savona e Villanova d’Albenga, Le hanno concesso la Cittadinanza Onoraria, Albenga abbia insabbiato la pratica. Forse perchè l’ho proposta io? – insinua Ciangherotti – Non voglio credere sia così, chiedo a Tomatis ed accoliti di smentirmi. Del resto dopo un anno potrei citare Andreotti: ‘A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca’!”.
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