Alassio. Poche spiagge libere sul lido alassino e questo è da sempre un problema, ma negli ultimi giorni sono nate polemiche anche per il tratto costiero di Sant’Anna. Da qui l’interpellanza presentata ieri dal consigliere comunale di minoranza Jan Casella.
“La spiaggia libera di Sant’Anna non si tocca” ha risposto il sindaco Marco Melgrati. “Non perché la legge non prevede le città che hanno una superficie impegnata in concessione superiore al 50% non possono dare altre concessioni (come sarebbe in effetti il caso di Alassio), ma perché riteniamo che quella spiaggia debba rimanere libera”.
“Detto questo ci sono due scenari. Il primo, fino a che non si verifica il secondo, è il bando per un chiosco a servizio della spiaggia libera: un chiosco smontabile, su ruote, per la piccola ristorazione, bevande e noleggio lettini. Il secondo scenario riguarda un volume abbandonato da tempo, la vecchia struttura del campeggio acquistata dal Comune per realizzare il pretrattamento della depurazione che inizialmente si avvaleva di tecnologie e macchinari molto più grandi di quello effettivamente poi realizzato. Abbiamo pensato di rendere quel volume idoneo a uno sviluppo ancora migliore di questa parte di spiaggia dandogli alcuni funzioni particolari: al piano terra parte a bar con magazzino, piccola zona benessere (sauna, bagno turco e sala massaggi), anche per l’utenza del porto sempre più in cerca di un servizio di questo genere, e uno spazio per la scuola vela del Cnam, con un’aula, docce, spogliatoi… Insomma tutto ciò che serve per la didattica a terra”.
E il primo cittadino alassino aggiunge: “Al primo piano oggi esiste una torretta che nel progetto sarà estesa per metà del fabbricato per realizzare un ristorante con terrazza affacciata al mare. Questa è l’idea. Per noi, però, al momento il ristorante non è una priorità (le nostre priorità oggi sono la scuola e i parcheggi). Appena il progetto sarà pronto sarà sottoposto a tutti gli enti interessati. Non siamo certi che l’ampliamento del piano superiore si possa realizzare a causa del vincolo ferroviario o della Soprintendenza, ma se tutto andasse a buon fine bisognerebbe mettere a gara questa struttura per un gestore che realizzasse l’opera e gestisse la struttura compensando le spese sostenute con l’affitto della struttura stessa. Una buona idea per migliorare l’area che, ripeto, è una spiaggia libera e tale si intende mantenerla”.
“Tra l’altro, il possibile intervento non prevede cemento e sarebbe consono ai parametri ambientali e paesaggistici dell’area costiera…” conclude il sindaco Melgrati.
“Non sono completamente soddisfatto, in quanto si tratta ancora di un’idea e non di qualcosa di concreto a livello progettuale e di iter amministrativo. Non sono tranquillo quando sento parlare di “un possibile aumento di volumetrie”, per contro siamo d’accordo che la riqualificazione dell’edificio sia positiva, se questo comporta anche posti di lavoro ancora meglio. Infine se il chiosco non occuperà altra metratura in spiaggia, sono assolutamente favorevole” la risposta del consigliere Casella.