L'appello

Zincol Ossidi di Ferrania, tre associazioni al sindaco: “Si intervenga su impatto acustico o protesteremo”

Wwf, Progetto Vita Ambiente e il Comitato Sanitario Locale chiedono al Comune di "imporre all'azienda ulteriori prescrizioni, stringenti e urgenti"

zincol ossidi ferrania

Cairo Montenotte. “L’insediamento e l’entrata in produzione della Zincol Ossidi di Ferrania, che si è andata ad insediare sui terreni dell’ex maneggio della Marcella, non solo ha portato all’ulteriore cementificazione dell’area ma ha aggravato di molto le condizioni di vita dei residenti. Nonostante l’azienda abbia già operato alcuni interventi di mitigazione acustica, ad oggi questi non appaiono sufficienti a garantire a tutte le famiglie una normale e decente qualità della vita”. Lo sostengono tre associazioni: Wwf Savona, Progetto Vita Ambiente e il Comitato Sanitario Locale Valbormida.

“Ricordiamo – proseguono – che l’inquinamento acustico è un importante fattore di stress e causa, solo per citarne alcune, problematiche all’apparato uditivo, malattie cardiocircolatorie e ipertensione”. E per questo chiedono al sindaco di Cairo Montenotte, Paolo Lambertini, “come garante della salute dei cittadini”, e agli enti preposti, di “imporre all’azienda ulteriori prescrizioni, stringenti e urgenti, con tempistiche certe, atte a ridurre ulteriormente l’impatto acustico, con un cronoprogramma definito e risolutivo di interventi di mitigazione acustica”.

“Ricordiamo che i residenti hanno già dovuto convivere per anni con i miasmi del vicino biodigestore, emblema di un modello di industrializzazione e conduzione, poco rispettoso della popolazione. Siamo certi che la Zincol abbia le risorse finanziarie per venire incontro alle nostre richieste e ci auguriamo che abbia una sensibilità civica ed ambientale tale da impegnarsi a realizzare opere di mitigazione acustica risolutive”.

E in assenza di provvedimenti, le tre associazioni sono pronte a dare battaglia: “Nel 2017, a causa delle problematiche dei miasmi del biodigestore, fu organizzata una marcia di protesta. Nell’eventualità che questo appello non venga accolto, siamo pronti anche ad organizzare e partecipare ad analoghe iniziative” concludono.

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