Lettera al direttore

Sostegno

Vaccarezza: “Oggi come ieri dalla parte di Polizia e Carabinieri”

di Angelo Vaccarezza

angelo vaccarezza fiocco giallo

Abbiamo ricordato ieri mattina il barbaro omicidio di tre Militari dell’Arma dei Carabinieri.

Oggi, una riflessione sui rapporti fra Polizia Giudiziaria e Autorità Giudiziaria e come quest’ultima debba essere il “porto sicuro” dei nostri Militari.

Faccio mie le parole del Comandante Provinciale dei Carabinieri della Provincia di Taranto, Colonnello Luca Steffensen.
“CHI PROVOCA LESIONI AD UN CARABINIERE DEVE ESSERE ARRESTATO”.
Può sembrare un’affermazione banale, ma non lo è affatto.

Non è raro infatti, leggere di aggressioni ai danni dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, anche con conseguenze serie:
Nel primo semestre del 2020 sono state 1414 le aggressioni ai danni di uomini e donne in Divisa.
Una crescita in percentuale, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari al +20,6%.

Ancora meno raro è leggere quanto le condanne non siano mai effettivamente restrittive, anzi.
È piu facile che chi si macchia di simili reati subisca più una semplice denuncia a piede libero, che una vera e propria misura carceraria mirata a far comprendere l’errore fatto.

Questo fa si che si generi una sorta di concezione di impunità nei confronti di questi reati, il classico “ma tanto non si fa un giorno di carcere ” unitamente al fatto che chi porta una Divisa non si sente tutelato ogniqualvolta mette a rischio la sua vita durante un intervento, nell’affrontare un malvivente colto in flagranza di reato.

Ho portato il fiocco giallo che vedete per molto tempo durante la detenzione dei Marò in India, non ho smesso un giorno, proprio perché sono convinto che il sostegno ai Militari da parte delle istituzioni sia un imperativo morale.

Lo Stato deve far si che in ogni episodio sopra citato, il Militare sappia che NON È SOLO, che dietro ogni sua azione esiste la certezza di non essere abbandonato.
E questo lo Stato lo deve fare, per chi opera oggi ma soprattutto in onore e memoria di tutti coloro che, per ognuno di noi, hanno sacrificato la loro vita.

Angelo Vaccarezza

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