Laigueglia. Davide Cimolai compirà 32 anni ad agosto e si appresta a disputare la dodicesima stagione tra i professionisti con la maglia della Israel Start-Up Nation. Ormai può considerarsi un veterano del gruppo: ha corso le tre grandi gare a tappe per non parlare delle principali classiche a cominciare della Milano-Sanremo che disputerà a marzo per il decimo anno consecutivo.
Torniamo indietro al 2015 quando vinse il Trofeo Laigueglia. “Ricordo bene le fasi salienti della gara – racconta l’atleta friulano -. Sino a quel giorno avevo vinto soltanto una cronosquadre, ero arrivato ben preparato deciso giocarmi le mie carte. Eravamo rimasti un gruppetto di quindici/venti corridori, poi il grande lavoro del mio compagno di squadra Niemec per vanificare l’attacco di Gerdemann, ripreso l’attaccante sul Capo Mele dovevo solo pensare alla volata, dove ho tagliato i traguardo a braccia alzate, alle mie spalle Gavazzi e Catevic”.
Il 2015 è una stagione indimenticabile: Cimolai riuscirà a ripetersi il mese dopo vincendo la quinta tappa della Parigi-Nizza, ovvero la Saint Etienne-Rasteau.
In questi giorni si trova a Girona, in Spagna, con il suo team per affinare la preparazione ed essere pronto per un inizio di stagione con il botto: “Si parte con la Volta e la Comunitat Valenciana, a seguire la Clasica de Almeria e la Vuelta a Andalucia Ruta Del Sol, giusto il tempo di ritornare in Italia ed eccoci a Laigueglia per il mio primo grande obiettivo di stagione”.
A seguire, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo per poi essere alla partenza del Giro d’Italia: insomma il calendario è decisamente impegnativo. I prime mesi saranno molto importanti: oltre il Laigueglia spero di fare bene alla Sanremo una corsa che ormai conosco a memoria” conclude Davide.
Per un professionista la dodicesima stagione è un traguardo significativo: Cimolai è ancora giovane, svolge il mestiere con serietà ed abdicazione, la passione è l’entusiasmo non mancano. Un fatto è certo: dalle due corse liguri si aspetta molto, sicuramente saprà regalare soddisfazioni ai suoi tifosi e al team.