Carcare. “Sono stati e continuano ad essere mesi davvero difficili, ma sono orgogliosa dei miei studenti”. Lo dichiara la preside del Liceo Calasanzio di Carcare, Maria Morabito, che cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno in queste giornate in cui il dibattito sulle scuole superiori sta animando la politica e non solo. Oggi, infatti, sono in programma in tutta Italia proteste e flash mob di studenti e docenti per la mancata riapertura.
Questa mattina il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha affermato: “Sono preoccupata, la dad non può più funzionare”, e le ha fatto eco il professore ingauno Gino Rapa, ma il dirigente scolastico della scuola carcarese non è d’accordo: “Sono contenta, i ragazzi stanno lavorando molto bene anche con la didattica a distanza, sono in continuo contatto con le famiglie e l’impegno degli studenti non è mai venuto a mancare, sono ragazzi coscienziosi che in questo momento stanno lavorando ancora di più e questo mi tranquillizza”.
E sul rientro in classe (che in Liguria dovrebbe avvenire il 18 gennaio), la preside non si schiera: “Ovviamente auspico avvenga il prima possibile, gli studenti hanno bisogno di vivere la socialità tra i banchi e del contatto diretto, ma se il presidente Toti ha preso la decisione di posticipare la riapertura un motivo ci sarà. I dati sono allarmanti e in questo momento la cosa più importante è la salute”.
Un ritorno tra i banchi che richiede sforzi e una meticolosa programmazione: “Abbiamo lavorato costantemente anche durante le festività natalizie per poter organizzare il rientro in presenza per il 50% degli studenti e la loro alternanza – spiega – E’ più complicato di quanto sembri, soprattutto a livello logistico, poiché abbiamo classi che sono ancora inagibili causa lavori. Spesso il nostro lavoro si rivela ‘inutile’, in quanto le disposizioni cambiano ogni settimana, ma non importa perché la priorità in questo momento è la sicurezza degli studenti e del personale scolastico” conclude Morabito.