Contrapposizione

Savona 2021, Spagnoletti a Di Tullio: “Affermazioni alla Marchese del Grillo”

"Vorrei consigliare a Di Tullio di stare sereno e di non preoccuparsi del livello di elaborazione"

Bruno Spagnoletti

Caro Direttore,
Da circa un mese sono in vacanza al Sud nel mio Paesello natio.

Ti confesso che IVG non solo mi tiene compagnia, ma mi informa, puntualmente, sulla politica savonese e ligure.

Ti confesso che , questo pomeriggio, sono rimasto stupefatto dalla lettura dello scritto dell’ex Vice Sindaco Livio Di Tullio, oggi Segretario Regionale della Associazione Consumatori e di altre Associazioni che guardano a sinistra.

Non ho nulla da eccepire sulla prima parte dove discetta di Covid e di Città; è probabile che a qualche lettore interessino le riflessioni covid dell’ex Vicesindaco.

Per il resto del corpo dello scritto, sono rimasto impressionato dallo stile da Lectio Magistralis di alcune considerazioni politiche che mi pregio, umilmente, di non condividere.

Mi ha negativamente colpito, per un uomo della sua storia e del suo passato, la regressione culturale e politica della strumentale sbagliata equiparazione e indifferenza, anche un pochino qualunquista, tra Destra e Sinistra; sino a prefigurare una sostanziale apatia al voto o alla Lega e al Centrodestra o al PD e al Centrosinistra (tanto pari sono!).

La deriva continua con affermazioni dure da digerire, quando si spinge a teorizzare l’equipollenza tra opzioni programmatiche di Centrodestra e scelte di programma del Centrosinistra.

Scrive, infatti, Livio Di Tullio inserendosi nella attualità del dibattito politico sulle prossime amministrative di maggio 2021 che “non esiste nessuna differenza programmatica, né alcuna chiarezza sui temi decisivi come il rilancio della nostra Città “.

Sono affermazioni al limite del populismo più becero e poco rispettose delle altrui elaborazioni! Sono frasi dentro la logica aristocratica del Marchese del Grillo.

Può anche darsi che non gli siano più chiari gli assi strategici e i valori delle Amministrazioni di cui, pur ha fatto parte per .olti anni; anche se la città ricorda, assai bene, la sua primaria mission di “grande cementificatore”.

Vorrei consigliare a Di Tullio di stare sereno e di non preoccuparsi del livello di elaborazione; lo dico, ovviamente, in relazione alla Associazione Laboratorio Per Savona 2021.

Le differenze programmatiche sono nette e le tematiche decisive per la città sono – ahimè – chiarissime. Se ne faccia una ragione l’ex Vice Sindaco! Ovviamente resto sempre ricettivo a imparare qualche sua ricetta della Repubblica delle Fornaci.

Non si può, infine, non prendere atto della concezione ditulliana del civismo; noi ne abbiamo un’altra che investe la qualità della Politica, della Rappresentanza e della Partecipazione: un civismo, mixato alle nuove sensibilità ambientali e ai diritti degli animali, non ritiene affatto conclusa la crisi dei Partiti tradizionali e, conseguentemente, la necessità di dover ancora dialogare con i Partiti ed essere dentro una alleanza politica e programmatica riformista e progressista! Fino a prova contraria e non a dispetto del Diavolo.

[L’autore è candidato sindaco della Lista Civica Per Savona 2021]

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