Provincia. Dopo la battaglia condotta dai Comuni del savonese, da Anci e dalle stesse organizzazioni sindacali (per la carenza di personale) sulle aperture e gli orari a singhiozzo degli uffici postali e delle conseguenze su assembramenti e rischi sanitari, a Finale Ligure prima schiarita sulla vicenda che aveva portato a numerose proteste da parte di utenti e cittadini.
Il sindaco Ugo Frascherelli ha annunciato la riapertura tre volte la settimana degli uffici postali della frazione di Gorra e Varigotti dal prossimo 15 febbraio, in relazione alle richieste arrivate dall’amministrazione comunale nelle settimane scorse.
“Ringrazio il direttore delle Poste di Savona Luca Orlando per la comprensione e la sensibilità dimostrata” afferma il primo cittadino finalese.
Poste Italiane sta valutando anche le situazioni di altri comuni savonesi, in particolare nelle frazioni e nei piccoli comuni dell’entroterra. Secondo le stime sono almeno 30 gli uffici della provincia che hanno subito chiusure e riduzioni d’orario nel corso della pandemia. I vertici liguri di Poste Italiane erano stati convocati anche dalla Regione Liguria per mettere mano ad una riorganizzazione del servizio nell’ambito dell’emergenza sanitaria.
In alcuni realtà della Val Bormida sono arrivati i servizi Postamat, tuttavia si attendono ancora decisioni sulle attività di sportello, in particolare per la popolazione anziana. L’obiettivo è quello di evitare code agli uffici postali.
Il sindaco di Roccavignale Amedeo Fracchia aveva scritto al Presidente della Repubblica e da Varazze era stato inoltrato anche un esposto alla Prefettura di Savona denunciando la difficile situazione e i pericoli di contagio.