Liguria. “Mentre all’estero tengono le scuole chiuse, in Italia, con il primato di decessi per Covid e l’aumento di ricoveri e terapie intensive, s’intende riaprirle, tra l’altro accrescendo i disagi con le turnazioni”. Questo l’appello da Unsic, sostenuto da 140mila firme, al presidente Giovanni Toti per rinviare la riapertura delle scuole.
“La didattica a distanza, pur con i suoi limiti, ha garantito continuità d’insegnamento – spiegano dall’Unsic -. Riaprire equivale alla certezza di ricominciare con tamponi, contagi, quarantene, sanificazioni, discontinuità didattica, ricreazione chiusi in classe e un clima generalizzato di ansia e preoccupazione. Tutto ciò accentuato dalle prime influenze stagionali”.
“Basterebbe aspettare qualche altra settimana per riaprire in una condizione resa migliore dalla crescita delle vaccinazioni e dai primi farmaci monoclonali – aggiungono dal sindacato – I problemi saranno accresciuti dalle turnazioni, che appesantiscono il lavoro e l’esistenza stessa dei docenti, ma inficiano anche il tempo per i compiti, le attività pomeridiane scolastiche ed extrascolastiche, ad esempio i corsi di lingua o le lezioni specifiche di supporto per tanti studenti con disturbi di apprendimento che avevano trovato beneficio con la didattica a distanza. Da valutare anche il pranzo frugale nel pomeriggio, che annulla le tante campagne nutrizionali nelle scuole, finanziate anche dal ministero”.
“La ‘petizione record’ dell’Unsic – concludono – ha trovato il sostegno ufficiale di numerose organizzazioni, come i sindacati Sgb e Confial Scuola, e associazioni in tutta Italia. E ha trovato grande accoglienza negli organi digitali di stampa locali. Tra i tanti messaggi che l’hanno accompagnata anche l’intenzione di non mandare i figli a scuola, consapevoli che, se riaperte, presto dovranno essere richiuse”.