Savona. Il consiglio di amministrazione della Culp Savona, alla luce della grave crisi dei traffici e della riduzione delle giornate di lavoro dei soci registratasi nel 2020 (tuttora in essere a causa della pandemia ancora in corso), tenuto conto della legislazione vigente in tema di prepensionamenti, ritiene “assolutamente indispensabile ed improcrastinabile un intervento dell’Autorità Portuale di Sistema volto allo ‘svecchiamento’ della Compagnia Portuale di Savona”.
“Tale intervento, possibile ormai dal 2017, non è mai stato attuato, nonostante ripetute richieste e non può subire ulteriori rinvii – afferma il presidente Alberto Panigo – Basta ricordare che l’organico di 176 persone ne conta ben 58 al di sopra dei 55 anni, di cui 8 ultrasessantenni, ed altri 55 tra i 50 ed i 55 anni, collocandosi per anzianità al primo posto nel settore a livello nazionale. Tale situazione, in una realtà dove la programmazione del lavoro avviene addirittura turno per turno, l’attività nei turni notturni è in costante aumento e la produttività richiesta risulta sempre maggiore, appare assolutamente insostenibile per i lavoratori anziani”.
Per queste ragioni, da anni e sulla base di dati precisi ed oggettivi, la Culp “ha richiesto un intervento per il pensionamento dei lavoratori più anziani, nell’ambito di una valutazione complessiva dell’organico porto. Oggi, tenuto conto del calo del 10% delle occasioni di lavoro registratosi nel 2020 e del fatto che il ritorno alla normalità non appare assolutamente vicino, tale intervento non appare più rinviabile. Per queste ragioni, la compagnia intende aprire al più presto un confronto, unitamente alle segreterie provinciali di FIT-FILT e UILTrasporti con l’AdSP per trovare una soluzione al problema” conclude il presidente Panigo.