Intervento

Nuovo carcere, ordine del giorno in Regione di Vaccarezza e Bozzano: “Basta promesse, ora servono azioni concrete”

"E' ora di restituire al territorio sicurezza e una seria programmazione, con progetti definitivi, approvazione degli iter necessari, stanziamento delle economie"

Angelo Vaccarezza Alessandro Bozzano

Regione. I consiglieri regionali di Cambiamo, Angelo Vaccarezza e Alessandro Bozzano, hanno predisposto un ordine del giorno, da sottoporre all’approvazione del consiglio regionale, per “fare chiarezza sulla questione della costruzione del nuovo carcere”.

Diversi i punti da precisare: “In primis, bisogna stabilire il luogo preciso dove edificare la casa circondariale, che è ormai assodato, sarà una zona compresa nell’area savonese della Valbormida. Ci sono già due Comuni che si sono impegnati nell’individuazione delle aree: Francesco Dotta e Paolo Lambertini, primi cittadini di Cengio e Cairo Montenotte, da diverso tempo hanno messo a disposizione il territorio secondo i canoni richiesti”.

“Siamo in attesa del parere degli organi competenti a livello ministeriale. Siamo stanchi di ascoltare solo parole, vogliamo che vengano intraprese azioni concrete. È stato promesso un sopralluogo da parte del ministero entro la metà di gennaio. È chiaro che siamo già in ritardo”.

“È stato detto che le risorse economiche sono disponibili: vogliamo sapere nel dettaglio quali siano le forme del finanziamento destinate a tale scopo, evidenziando puntualmente i relativi capitoli di spesa a bilancio dello stato e specifici vincoli destinati al sito. Considerato che dal 2015 il savonese manca di una casa di detenzione, è ora di restituire al territorio sicurezza e una seria programmazione, che consiste in progetti definitivi, approvazione degli iter necessari, stanziamento delle economie”.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno.

ORDINE DEL GIORNO

PREMESSO CHE
IL 28 dicembre 2015 con un Decreto Ministeriale (firmato dall’allora Ministro della Giustizia, il ligure, Andrea Orlando) il carcere di S. Agostino di Savona veniva chiuso, per essere definitivamente svuotato ed abbandonato il 3 Giugno del 2016, con ricadute assolutamente negative sul territorio ligure: in termini di sicurezza e di gestione, di un sistema carcerario divenuto del tutto inadeguato, con un enorme carico di lavoro per le Forze dell’Ordine, costrette a  sottrarre tempo e risorse al presidio territoriale per l’obbligo di tradurre i detenuti da tutta la provincia di Savona verso le altre Case Circondariali liguri, con l’inevitabile distaccamento ed impiego in altre sedi territoriali e di competenza della Polizia Penitenziaria ivi operante fino a quella data.
CONSIDERATO CHE
Savona detiene il triste primato ad essere l’unica Provincia d’Italia ad avere un tribunale e non un carcere, creando concretamente una situazione tanto paradossale quanto grave.
CONSIDERATO INOLTRE CHE
La prima ripercussione negativa sulle condizioni del sistema carcerario è stata il sovraffollamento del carcere di Marassi, creando, nel corso degli anni, ormai, non pochi disagi, soprattutto in questo momento di indubbia emergenza, ove sicurezza personale e sanitaria di tutti dovrebbero essere priorità.
VERIFICATO CHE
Siano trascorsi anni nei quali si sono presentate proposte mai accolte ed elaborati onerosi studi di fattibilità di vari progetti con la massima disponibilità di un intero territorio provinciale.
VERIFICATO  INOLTRE CHE
il Ministro di Grazia e Giustizia ed altri esponenti liguri della attuale maggioranza di Governo, nelle settimane scorse, hanno rassicurato sull’esistenza delle risorse destinate al nuovo carcere, non indicando però in alcun modo il sito esatto dove verrebbe costruito.
RITENUTO CHE
Il Carcere deve essere costruito all’interno del territorio della Valbormida Savonese.
EVIDENZIATO CHE
Le attuali Amministrazioni comunali di Cairo Montenotte per bocca del Sindaco Paolo Lambertini, e Cengio, per bocca del Sindaco Francesco Dotta, hanno più volte ribadito la concreta disponibilità di aree idonee allo scopo.
IN ATTESA INOLTRE CHE
Si effettui l’annunciato sopralluogo ministeriale annunciato per la metà del mese di gennaio 2021
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
Ad attivarsi presso il Ministero competente affinché venga concretamente avviato l’iter procedurale per l’individuazione dell’area e la costruzione del carcere, esplicitando quali sono le forme del finanziamento all’uopo,  ed individuando esattamente i relativi capitoli di spesa programmati all’interno del bilancio dello Stato, con specifico vincolo destinato al sito.

ANGELO VACCAREZZA
ALESSANDRO BOZZANO

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