Finale Ligure. E’ stato pubblicato dal “GAL Valli Savonesi” il bando “Adeguamento della rete escursionistica alle esigenze di percorribilità e di fruibilità, interventi per la fruibilità sportiva e ricreativa in zone di particolare interesse, percorsi natura e aree attrezzate per l’osservazione della natura”.
In pratica una nuova possibilità di interventi nell’ambito del sistema rurale, per il rafforzamento della rete escursionistica al fine di migliorarla negli aspetti della percorribilità. Si potranno effettuare opere per la valorizzazione di aree particolarmente attrattive per il turismo outdoor e gli sport legati alla natura: trekking, freeclimb, bird-watching, parchi avventura, piste ciclabili, mountain bike, speleologia, ippoturismo. In sostanza tutti centri attrezzati per le attività sportivo-ricettive legate alla fruizione di risorse ambientali presenti in siti di alto valore paesaggistico e nello stesso tempo finalizzate alla riqualificazione di eccellenze del paesaggio rurale e delle emergenze storico-culturali.
Le domande relative ai progetti dovranno essere presentate entro il prossimo 26 febbraio 2021 tramite il portale SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale). Le risorse finanziarie che verranno messe a disposizione dall’Unione Europea ammonteranno a 2 milioni di euro e riguarderanno gli interventi da effettuarsi esclusivamente sul territorio del “GAL Valli Savonesi”, come definito dalla “Strategia di Sviluppo Locale”.
I beneficiari potranno essere i Comuni (singoli o associati) e gli “Enti Parco”. Verranno approvate soltanto le spese per opere edili finalizzate a obiettivi precisi (es. cartellonistica, attrezzature, ecc…) e saranno premiati con punteggi favorevoli quegli interventi realizzati all’interno delle aree comprese nella “Rete Natura 2000” per la tutela della biodiversità.
“Fortunatamente i Comuni di una vasta area dell’entroterra Finalese si sono organizzati e sono preparati per partecipare a questo Bando europeo: Bardineto, Boissano, Bormida, Calice Ligure, Calizzano, Giustenice, Orco Feglino, Rialto, Toirano, Vezzi Portio, Magliolo, Tovo S. Giacomo, Osiglia, con Finale Ligure in qualità di “Comune capofila”. Il progetto, che da tempo è maturato all’interno del PSR (Piano Europeo per lo Sviluppo Rurale 2014-2020), è denominato “Sentieri del Finalese” afferma il portavoce dei Verdi savonesi Gabriello Castellazzi.
“I Verdi savonesi ritengono necessaria la realizzazione di questo progetto per un riequilibrio dell’offerta turistica nella nostra provincia: un turismo outdoor che organizzi in senso moderno ed eco-sostenibile anche i territori del Finalese per la fruizione delle bellezze dell’entroterra. Il “Parco del Beigua” è già ben organizzato con una invidiabile rete di sentieri, ben curata e provvista di cartelli indicatori su tutti i percorsi (500 Km. circa). La presenza di “Guide ambientali” coordinate dall’Ente stesso, collegate ad “UNESCO Global Geopark”, soddisfa le esigenze di migliaia di visitatori ogni anno nel “biowatching” e in tutte le molteplici attività di educazione ambientale”.
“Anche il Finalese negli ultimi anni ha visto crescere in modo esponenziale tutte le attività turistico-sportive-outdoor legate alla scoperta delle sue bellezze ambientali, archeologiche e monumentali”.
“Purtroppo la storica rete di sentieri usata per raggiungere i siti e i numerosi punti panoramici ha visto un rapido degrado, fino al dissesto, quando sul territorio sono comparse le moto “fuori strada” e recentemente anche alcuni sistemi impropri di utilizzo delle mountain bike in “downhill” (discesa veloce). Questi mezzi, in alcuni punti, hanno provocato fenomeni erosivi particolarmente intensi entrando in conflitto con gli altri fruitori del territorio (escursionisti, rocciatori, ecc.). Per questi motivi il progetto “Sentieri del Finalese” dovrà indicare le linee guida per ridisegnare e rendere agibile una rete di sentieri uniforme, di qualità, con una cartellonistica precisa ed esauriente, compatibile con una gestione razionale del territorio”.
“E’ auspicabile l’approvazione di questo progetto in quanto un progressivo degrado della rete sentieristica farebbe correre il rischio di trasformare un potenziale motore di sviluppo economico in un elemento di indebolimento dell’ambiente e dell’economia del territorio. Alcune linee guida del programma riguardano la valutazione dello stato attuale della rete sentieristica (selciato, sterrato, asfalto-cemento, presenza di frane) con tutte le problematiche legate allo scorrimento delle acque meteoriche. La realizzazione di opere e manufatti sarà collegata ad un modello unico per la segnaletica con una definizioni di regole per la funzionalità ottimale della rete stessa”.
“Una precisa mappa di tutti i sentieri (oltre 100 Km.) è importante per individuare l’interesse prevalente dei diversi itinerari: “Naturalistico” (dove sono presenti elementi significativi della flora e della fauna), “Paesaggistico” (per i punti panoramici di particolare bellezza), “Preistorico e Storico” (in presenza di segni antichi e recenti delle attività umane), “Enogastronomico-culturale” (quando legato alla conduzione agraria e delle produzione locali)”.
“I GAL in Europa sono 2.600, nati con lo scopo di favorire lo sviluppo eco-sostenibile: un Green New Deal capace di affrontare le sfide ambientali del nostro secolo” conclude.