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Ecolamp, nel savonese raccolte 5 tonnellate di lampadine esauste

Numeri in leggera flessione durante i mesi di emergenza Covid, ma con una rapida risalita a partire da maggio

lampadine esauste

Liguria. Sono 3.446 le tonnellate di RAEE raccolte e trattate dal consorzio Ecolamp nel 2020, di cui il 47% sono sorgenti luminose esauste (R5) mentre il 53% appartiene alla categoria dei piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita (R4), con un tasso di recupero tra materia ed energia che supera il 95%.

Sebbene l’emergenza Coronavirus abbia portato a un rallentamento della raccolta differenziata, anche nel periodo del primo lockdown totale Ecolamp ha continuato a garantire i propri servizi senza interruzioni. Dopo l’entrata in vigore delle misure di contenimento, prima in alcune zone e successivamente su tutto il territorio nazionale, si è assistito a una flessione della raccolta che in alcuni casi ha sfiorato l’80% rispetto al 2019. Tuttavia, già dal mese di maggio è intervenuta una forte ripresa grazie alla riapertura della maggior parte delle attività e dei centri di raccolta.

Per quanto riguarda le sorgenti luminose – storico raggruppamento gestito dal consorzio – nel 2020 la Liguria ne ha avviate a riciclo 33 tonnellate. In particolare, Genova ha raccolto 20 tonnellate di lampadine, mantenendo la prima posizione tra le province regionali e rimanendo stabile rispetto allo scorso anno. È seguita da Savona che raggiunge le 5 tonnellate di lampadine esauste. Imperia e La Spezia riciclano entrambe 4 tonnellate di sorgenti luminose.

“La flessione della raccolta Ecolamp registrata nei primi mesi dell’anno a causa della pandemia non ha influito significativamente sulla raccolta complessiva. La forte ripresa registrata già prima dell’estate, infatti, ha consentito ad Ecolamp di chiudere il 2020 in linea con i numeri dello scorso anno – dichiara Fabrizio D’Amico, Direttore Generale del consorzio Ecolamp –. Per il 2021 ci aspettiamo che le restrizioni per il contenimento della pandemia non influiscano eccessivamente sulla raccolta differenziata dei RAEE, alimentata anche dal costante incremento delle vendite di prodotti elettrici ed elettronici”.

“Auspichiamo inoltre che, la crescente sensibilità verso le buone pratiche a tutela dell’ambiente e a sostegno di un’economia più circolare e sostenibile, portino ad un aumento del numero di chi smaltisce correttamente questi rifiuti”.

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