Savona. È bello e purtroppo raro che in questa rubrica si possano celebrare buone notizie. Certamente lo è il ripristino della “Fontana del Pesce” di piazza Marconi. Dopo tre anni di abbandono, è stata “inaugurata” oggi dalla sindaca Caprioglio e dall’assessore Santi.
Monumento in bronzo, ardito e scenografico, completato dalle coreografie degli zampilli illuminati, trasforma piazza Marconi in uno degli angoli più suggestivi, apprezzati e visitati della città, che dovrebbe valorizzarlo e farlo conoscere ancor più.
È caro ai cittadini e ai commercianti le cui attività si aprono lì intorno, ma lo è in realtà un po’ a tutti i savonesi. La “lotta tra uomo e squalo” è come noto opera di Renata Cuneo, nata a Savona nel 1903 e morta sempre a Savona nel 1995, quando aveva dunque 92 anni. La scultura fu realizzata nel 1963 e sistemata al suo posto, dove si trova ancora oggi, due anni dopo.
Renata Cuneo e la sua storia sono quanto di più savonese si possa avere nel campo dell’arte: basti pensare che ha realizzato anche la scultura lignea Ecce Homo (1977-78), uno dei pezzi pregiati della Processione del Venerdì Santo, chiamata a sostituire la cassa distrutta dai bombardamenti, e che si lasciò contaminare dal Futurismo così radicato dalle nostre parti.
La scultrice e ceramista Renata Cuneo, influenzata anche da Arturo Martini, fu la prima donna a esporre alla Biennale di Venezia, nel 1942, con una mostra personale. Il ritorno al suo splendore della “Fontana del Pesce” testimonia quante siano le cose che in questa città si possono e si devono fare, con spese relativamente limitate, magari ricorrendo a qualche imprenditore che voglia farsi mecenate. A volte basta volerlo e capirne l’importanza