Regione. “Solidarietà e piena adesione alla manifestazione degli studenti che manifestano per andare a scuola! Sembra un paradosso. Ma i ragazzi hanno molto da insegnarci. Due anni scolastici così faticosi, malgrado l’impegno e gli sforzi degli insegnanti, sono insostenibili per la crescita di un’intera generazione”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti.
“La didattica a distanza – spiega – è un modo di lavorare all’interno della didattica digitale, non è la scuola che trasferisce informazioni, competenze, educa e imposta le relazioni sociali, l’ identità, la vita sentimentale ed emotiva dei giovani. Gli adulti, quelli dei convegni in cui si ripete il mantra ‘i giovani sono ill nostro futuro’, stanno difendendo il proprio presente a spese dei ragazzi. I giovani usano l’autobus? Teniamoli a casa. Portano il contagio, si assembrano? Teniamoli in remoto. Anche chi come Toti e Cavo hanno fatto di tutto per tenere tutto aperto oggi sono prudenti, difendono la salute e quindi tengono i ragazzi a casa”.
“Perché dopo un anno di pandemia non siamo in grado di organizzare la nostra comunità per consentire loro di vivere appieno il diritto costituzionale dell’istruzione? – conclude Rossetti -. Eppure organizzando i trasporti pubblici locali (Regione e Comuni), attrezzando i plessi scolastici (Comuni e Province), gli orari e il calendario scolastico (autonomie scolastiche e Regioni), organici (Ministero), connessioni e strumenti (tutte le istituzioni) si poteva consentire alla scuola di lavorare in sicurezza. Ma i ragazzi non votano, non scendono in piazza in modo scomposto… purtroppo i giovani subiscono il fatto di essere il nostro presente”.
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