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Controlli per la sicurezza, contrasto ai furti di rame e soccorso a soggetti deboli, anziani e minori: il 2020 della Polfer ligure

L'attività è stata fortemente condizionata dall'emergenza da coronavirus

polfer

Liguria. Quasi 15 mila pattuglie impiegate in stazione e altre 552 a bordo treno a fronte di 932 convogli presenziati; ben 298 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui convogli, e 67 pattuglioni straordinari in fasce orarie diverse di volta in volta individuate. Sono questi alcuni dei “numeri” dell’attività svolta nel corso del 2020 dalla Polizia Ferroviaria della Liguria, il cui lavoro è stato “fortemente improntato alla gestione della situazione venutasi a creare sul tutto il territorio nazionale per l’emergenza da coronavirus”.

Grazie ai dispositivi predisposti nel corso dell’anno, la Polfer ha tratto in arresto ed indagato rispettivamente 29 e 632 persone, procedendo complessivamente a 60.789 controlli di cui 2.131 effettuati a bordo treno.

Anche nel 2020 si è posta particolare attenzione al fenomeno delle aggressioni ai capitreno, individuando 29 soggetti responsabili di minacce e aggressioni ai ferrovieri a fronte di 38 episodi denunciati.

In sette giornate sono state realizzate (a livello regionale) altrettante “Operazioni Stazioni Sicure”, dedicate al controllo di passeggeri e bagagli mediante le strumentazioni tecniche e l’ausilio delle unità cinofile.

Per le misure di contrasto al fenomeno dei furti di rame, che spesso cagionano gravi ritardi alla circolazione ferroviaria, sono stati predisposti servizi specifici estesi anche ai rottamai di tutta la regione. Le ordinarie attività di indagine hanno consentito di recuperare circa 100 chili di rame ferroviario di provenienza illecita e hanno portato a denunciare i responsabili alla autorità giudiziaria per il reato di ricettazione.

Analogamente, sono state dedicate cinque giornate al contrasto dei comportamenti impropri e anomali: si tratta delle operazioni denominate “Rail Safe Day”. Nel corso di tali servizi sono state elevate 97 contravvenzioni per violazioni al regolamento ferroviario relativi perlopiù a comportamenti vietati, nonché estremamente pericolosi, come l’attraversamento dei binari.

Numerosi sono stati gli interventi per soccorrere soggetti più fragili, distogliendoli da propositi suicidi, così come i rintracci di minori (ben 52 in tutto) e di persone anziane in stato confusionale che sono stati ricondotti ai loro familiari.

E’ proseguita l’attività che da anni la Polizia Ferroviaria porta avanti nelle scuole, ovvero il progetto di educazione alla legalità “Tram to be cool” che mira a diffondere, partendo dai giovani, il rispetto delle più semplici regole comportamentali che, talvolta, vengono disattese con conseguenze tragiche. Anche nel decorso anno si sono, infatti, registrati dieci investimenti ferroviari.

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