Cairo Montenotte. “La Caramellina è di tutti”: sono state depositate ieri in Comune le 500 firme raccolte per la rimozione della sbarra in strada Ferranietta all’ingresso della riserva naturale del Parco dell’Adelasia. Secondo il gruppo promotore dell’iniziativa, infatti, la sua installazione che “doveva essere solo temporanea”, “pregiudicherebbe e limiterebbe in modo totale la possibilità del pubblico di fruire in modo civile di uno dei pochi polmoni verdi rimasti permettendo l’accesso solo a qualche residente”.
Una petizione, dunque, il cui obiettivo è esprimere “il malcontento di una comunità, composta non solo da ferraniesi, ma anche da tutti i valbormidesi, che per l’ennesima volta si vede depredata di uno dei luoghi cari alla memoria e ai ricordi di tutti noi – spiegano dal gruppo – e di cui ci sentiamo proprietari dal punto di vista morale”.
Cinquecento le firme raccolte in poco più di due mesi. “Interloquendo con diversi esercenti che si sono resi disponibili a supportare tale iniziativa, confermiamo che l’adesione presso i loro punti di raccolta (bar ed altri esercizi spesso chiusi durante questo periodo) ha sfiorato percentuali ‘bulgare’ – commenta Fabio Leoni, uno dei promotori – Tenuto conto del bassissimo tasso di rotazione degli avventori di tali esercizi, riteniamo quindi che il numero di firme raggiunto rispecchi massivamente il sentimento di una popolazione che ha civilmente respinto con fermezza una decisione presa, a nostro giudizio, in modo repentino, arbitrario e senza un minimo coinvolgimento da parte della popolazione”.
Alla battaglia si era unito anche il gruppo consiliare Cairo Democratica, secondo cui “sono stati usati dei soldi pubblici, ben 370 mila euro, per dei lavori ad un strada che ora è stata chiusa ad uso e consumo di chi abitata in quella zona”.
Alle accuse aveva risposto il sindaco Lambertini: “È stata posta una sbarra, perché nelle aree parco la legge prevede il controllo veicolare, quindi il traffico è limitato ai residenti, a chi ci va per lavorare e ovviamente ai mezzi di soccorso. Mi rende scettico questo interesse improvviso, prima la strada si trovava in condizioni disastrate e nessuno si è mai lamentato o ha organizzato una raccolta firme. La nostra amministrazione ha reso fruibile a tutti una strada che aveva grandi potenzialità, ma non era utilizzabile”.
E poi aveva aggiunto: “Prima, data la presenza di numerose buche, era pericolosa per disabili, bambini, ciclisti eccetera. Ora invece è utilizzabile e permette di godersi in armonia il paesaggio, la fauna e la flora della zona. A mio parere bisognerebbe fare una raccolta firme per mantenere in funzione la sbarra” aveva concluso.