Alassio. “Durante il 2020, gli esercizi commerciali della ristorazione hanno riscontrato gravi difficoltà. Le aperture e le chiusure, a seconda del colore assegnato alla Regione, hanno creato forti criticità che a cascata si sono riverberate su tutto il tessuto economico cittadino, con ricadute occupazionali negative. Alassio e la riviera lavorano principalmente a livello stagionale, se in quei mesi gli esercizi sono chiusi si crea inevitabilmente disoccupazione col rischio di creare una bomba sociale”. A dichiararlo è il presidente di AssoRistoBar Carlomaria Balzola, che questa mattina, in occasione di un incontro coi media, ha stilato il bilancio dell’attività svolta lo scorso anno dall’associazione, che conta ben 103 realtà tra attività di somministrazione, ristorazione, bar e locali da ballo.
“E’ stato un anno impegnativo e difficile, iniziato con la diffusione della pandemia – ricorda Balzola – in cui la nostra associazione si è fatta portavoce di tutte le associazioni e dei nostri associati che con grande determinazione volevano andare avanti e chiedevano aiuto”.
“In un anno davvero complicato – prosegue Balzola – che ha visto un’estate anomala sotto il profilo turistico, abbiamo dovuto affrontare tante criticità. Siamo arrivati all’estate con la riapertura dopo il lockdown di primavera trovandoci alle prese con un turismo diverso, un mordi e fuggi di bassissima qualità, con problemi di microcriminalità e rischi di sicurezza pubblica che ha ci portato ad allarmare e avanzare la richiesta per un tavolo unitario con turismo e associazioni, Comune e forze di polizia per poter presentare le nostre istanze al prefetto e al questore, con la richiesta di ‘soccorso’ per ottenere un rinforzo degli organici delle forze dell’ordine”.
“Ci siamo anche fatti – prosegue – portavoce di attenzione di un protocollo sanitario e di regole comportamentali da parte dei nostri associati visti in maniera restrittiva e del rigoroso rispetto delle norme. Allo stesso tempo abbiamo portato avanti una concertazione con l’amministrazione comunale avanzando proposte – poi accolte – di diminuzione della tari tale da garantire le entrate all’ente, ma da lasciare una boccata d’ossigeno ai pubblici esercizi in un momento di grande difficoltà”.
“Quindici le richieste che abbiamo presentato al tavolo. Alcune sono stati accolte – conclude Balzola -, una respinta (la zona a traffico limitato per evitare assembramenti) e alcune ancora in fase di valutazione. Sulle questioni ancora aperte chiediamo accoglimento dei contenuti e delle prospettive turistiche”.