Varazze. “È stata subito allertata la Sovrintendenza ai Beni Artistici e Culturali: il Comune di Varazze, insieme agli amici del Museo dell’Alpicella, provvederà al più presto a recuperare i pezzi più significativi dell’edicola e a sistemarli provvisoriamente nelle sale museali”.
Si è messo subito al lavoro l’assessore comunale alla cultura Maria Angela Calcagno dopo la notizia del crollo del “Nicciu du Briccu di Bruxin”, piccolo, grande simbolo della tradizione votiva varazzina. Inerpicato a poche centinaia di metri, nel fitto bosco, che guarda la centrale Piazza dell’Alpicella e sbriciolatosi, probabilmente, a causa delle ultime, forti piogge.
L’edicola votiva, di memoria antica, che al suo interno inglobava anche un menhir è oggi ridotta ad un insieme di massi, cemento e fango ora coperto dalla neve che nei giorni scorsi è caduta in maniera copiosa.
Tappa fissa per migliaia di varazzini, e non solo, che da tempo immemorabile percorrevano quel sentiero per giungere al Monte Beigua. Luogo del cuore ancora oggi: per questo gli affezionati a quell’antico simbolo che sbucava lungo il loro cammino hanno chiesto che venga riedificato al più presto. Il Comune è già al lavoro.