Liguria. Conto alla rovescia per i giorni che ci separano dalle prime dosi di vaccino anti-Covid che arriveranno in Liguria e nel savonese. La Regione si porta avanti: “In Liguria al momento non ci sono carenze di frigoriferi per conservare a -80 gradi la prima tranche di vaccini destinati a personale sanitario e ospiti delle Rsa” ha detto il presidente Toti, rispondendo a un’interrogazione di Gianni Pastorino in consiglio regionale, riportando gli ultimi aggiornamenti dal confronto nazionale con il commissario straordinario Domenico Arcuri.
“La ricognizione della scorsa settimana ha permesso di evidenziare che il sistema sanitario regionale ha la possibilità di conservare un numero di dosi di vaccino superiore a quelle richieste dall’attuale campagna vaccinale ovvero circa 60mila vaccini durante la prima fase – ha spiegato Toti -. A scopo precauzionale, comunque, le apparecchiature sono in corso di implementazione, sia con domanda al commissario straordinario sia attraverso una ricognizione diretta nelle aziende sanitarie”.
A Genova il vaccino Pfizer dovrà essere conservato all’ospedale Evangelico di Voltri, al Galliera, al Gaslini, al San Martino, al Villa Scassi, e nel Tigullio a Lavagna e Sestri Levante. Eventuali mancanze di attrezzature, come ha ricordato Toti, non potranno essere coperte con risorse anticipate della Regione ma solo dal commissario nazionale che dovrà fornire anche le siringhe e tutto l’occorrente. Il modello organizzativo, insomma, sarà totalmente accentrato in tutte le fasi.
“La struttura commissariale – ha aggiunto Toti facendo il punto della situazione a livello nazionale – sta lavorando per anticipare alla seconda settimana di gennaio la prima tornata di vaccini, che saranno vaccini Pfizer, nella quantità di un milione (sperano) dal 15 al 20 gennaio e ulteriori 2 milioni circa nella prima settimana di febbraio. Questa è la tempistica di lavoro che il commissario ha dato insieme a tutte le richieste delle Regioni”.
Nessun dettaglio, al momento, sulla distribuzione dei 1.500 gazebo disegnati dall’architetto Stefano Boeri dove il vaccino sarà somministrato su larga scala. La Regione spera che il commissario Arcuri voglia confrontarsi coi sindaci, ma il tema non è stato ancora affrontato. Nel frattempo ieri i farmacisti si sono proposti per gestire le prenotazioni, ma anche questo è un aspetto che dovrà essere determinato a livello nazionale.