Progetti

Tirreno Power, incontro tra istituzioni per definire i prossimi programmi: “Ricoversione aree e nuovo gruppo a gas”

Previsto un "necessario coinvolgimento del territorio" e un incremento dell'occupazione con 500 posti di lavoro

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Vado Ligure. Quale sarà il futuro delle aree occupate da Tirreno Power? Questa mattina si è svolto in videoconferenza l’incontro organizzato da Provincia di Savona per parlare del nuovo programma di destinazione di queste aree. Presenti il presidente della Provincia di Savona, i sindaci dei Comuni di Vado Ligure e Quiliano, i rappresentanti di Tirreno Power S.p.A., Unione Industriali e le sigle sindacali CGIL Savona, CISL Imperia e UIL Savona.

Il confronto è iniziato con l’esposizione tecnico-procedurale da parte di Tirreno Power del progetto presentato in autorizzazione, che prevede la riconversione delle aree e la costruzione di un impianto a gas “Idrogeno Ready” con macchinari di ultima generazione. “Si tratta di un’opportunità di sviluppo occupazionale sul territorio senza consumo di nuovi spazi, riconvertendo le aree già esistenti, e senza opere esterne all’area” fanno sapere. Saranno inoltre previste demolizioni di unità carbone presenti nel sito.
In stretto accordo con le Istituzioni Locali, sarà deciso un piano per gli interventi che potranno avviare un ciclo di sviluppo economico e importanti vantaggi all’intero Territorio.

Tirreno Power da atto di attività già programmate e che a breve avranno ulteriore seguito gli smontaggi di impianti esistenti. È stato precisato che è in corso il processo autorizzativo per il nuovo impianto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, con la prospettiva di potere arrivare a fine 2021 al punto di potere comprendere l’effettiva fattività economica, con successiva tempistica di 25/30 mesi di lavori. Su richiesta dei tecnici della Provincia è stata richiesta la precisazione sulle tempistiche del periodo transitorio di affiancamento possibile tra le strutture esistenti e i nuovi futuri impianti, un aspetto molto importante e delicato.

Tutte le parti presenti all’incontro hanno evidenziato l’importanza del coordinamento e il necessario coinvolgimento del territorio – rappresentato da enti, imprese, università, sistema delle persone e delle attività locali e delle sigle sindacali in particolare relativamente all’aspetto occupazionale e nelle diverse fasi progettuali. È stata evidenziata la potenzialità di sviluppo di questo progetto che, “sfruttato al meglio e nella massima trasparenza e condivisione delle progettualità, potrà dare luce ad una visione collettiva e dar vita ad un ciclo che porterà ricadute positive sul territorio”.

A fine incontro è stata prevista a giorni la condivisione tra gli attori coinvolti del materiale progettuale per prevedere un un ulteriore incontro entro fine anno. La Provincia di Savona continua nel ruolo di coordinamento dei soggetti interessati.

Il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri in occasione afferma: “Riteniamo fondamentale accompagnare una proposta di natura rilevante quale il nuovo progetto di Tirreno Power con un percorso di condivisione e confronto tra i diversi portatori di interesse collettivi, enti territoriali, rappresentanze sindacali e unione industriale. Nell’incontro odierno abbiamo ascoltato e raccolto le prime informazioni relative al nuovo progetto riguardo il quadro normativo e di riferimento in cui si inserisce e gli aspetti di natura ambientale, finanziaria occupazionale”.

“Il progetto dell’ampliamento della centrale di Vado Ligure rientra nella direzione della transizione energetica disegnata dal Pniec e rappresenta un contributo concreto verso la diminuzione delle emissioni climalteranti – continua Olivieri – L’investimento atteso ammonta a circa 300 milioni di euro. Si prevede la realizzazione di un cantiere della durata di 4 anni che impiegherà, contemporaneamente sul sito, una media di 200 persone con punte di 500. Il nuovo progetto di Tirreno Power si inserisce nel più ampio programma di trasformazione del sito di Vado Ligure, già interessato dalla definitiva uscita dalla produzione a carbone (2016) e dal completo reimpiego delle aree non dedicate alla produzione a gas (2018), preservando la vocazione industriale e tecnologica del sito”.

“Come precisato dagli enti è fondamentale il tavolo di coordinamento per il quale Provincia conferma disponibilità ad ospitare e coordinare, con coinvolgimento e collegamento Regione e Ministeri – conclude il presidente Olivieri – Bilanciamento primari, interessi impatto ambientale, coinvolgimento territoriale e occupazionale anche in sede di realizzazione, sinergia con altre attività operanti e con la formazione, con coinvolgimento dell’università. Il Comune di Quiliano posizione più contenuta ma assolutamente pronta al coinvolgimento ed all’interazione”.

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