Maretta

Sindaci e amministratori Pd chiedono il congresso: “No alla nuova segreteria a 4 mesi dalla scadenza di Vigliercio”

Presentato ai circoli un documento per contestare "il metodo con cui era stata nominata la nuova segreteria"

Partito Democratico pd bandiera

Provincia. Maretta in casa del Partito Democratico provinciale. Prima di Natale i sindaci di Cisano Massimo Niero, di Spotorno Mattia Fiorini, da alcuni segretari di circolo, da consiglieri e amministratori (Rodolfo Mirri, Iuri Patrone, Francesco Testi, Francesco Amandola, Sonia Garofalo, Michela Viaggio, Adriana Frumento, Roberto Briano, Sergio Ravera, Andrea Minetti, Maria Clara Romano, Silvana Mazza, Marisa Pastorino, Giovanni Liscio, Francesco Amandola) hanno presentato ai circoli un documento per contestare “il metodo con cui era stata nominata la nuova segreteria” e dare così il via a “una battaglia interna al partito, una discussione per il metodo utilizzato per rigenerare la segreteria politica, utile anche per discutere meglio e fare un’analisi dopo la sonora sconfitta alle regionali, per poter discutere con i territori, i circoli e gli amministratori”.

Il documento “è stato presentato nei circoli e lì doveva rimanere, nell’ambito politico. Avevamo necessità di questo, non di fare una nuova segreteria. Chiediamo la data certa del congresso, dopo le provinciali e le elezioni di Savona che reputiamo siano due date fondamentali e non vogliamo fare ingerenze nelle scelte delle candidature”.

E le elezioni regionali sono state “al veleno” per Niero: una parte del Partito Democratico che non l’ha appoggiato ad Albenga, facendo campagna elettorale sul fronte opposto al centro sinistra, appoggiando Pietro Balestra e Jan Casella del centro sinistra. Nonostante questo Niero ricorda di aver portato a casa “un buon risultato, votato con oltre 700 preferenze ad Albenga e un bottino di 2100 voti totali in un comprensorio che presentava diversi candidati locali”. Oggi appare combattivo sulla opposizione al metodo utilizzato per imporre una nuova segreteria. Spiega: “Non abbiamo alcuna preclusione verso i componenti e l’abbiamo anche scritto nel documento, peraltro con l’ex sindaco di Albenga Cangiano: da consigliere provinciale abbiamo condotto tante battaglie, un rapporto che era ed è ottimo”.

Un’opposizione alla nuova segreteria che potrebbe costargli la ricandidatura alle provinciali come capogruppo del Pd? Lui glissa: “Sono al mio terzo mandato, svolto decorosamente e portando risultati, non parole. Penso all’Ato idrico, all’Ato dei rifiuti, se non sarò ricandidato pazienza. Io ho fatto il consigliere provinciale scelto dal mio partito, se qualcuno lo vuol fare nessun problema. Non ne faccio una questione di poltrone, se il mio partito non mi ricandiderà non ne faccio una tragedia, l’importante è che questo partito cambi atteggiamento e torni a rivolgersi alle persone e ai propri militanti”.

“Per quanto riguarda il Pd – prosegue – a mio parere urge un vero cambiamento, l’autoreferenzialità del partito deve finire. La segreteria di prima era un organismo molto allargato (in cui Cangiano era già presente) era adeguata e poteva restare in carica anche per fare le candidature delle provinciali e di Savona. Una segretaria che funzionava bene: lo ha dimostrato nella scelta delle candidature alle regionali dove siamo andati in modo unitario”.

E su Savona dice: “Noi diciamo che Savona deve andare autonoma con le sue gambe, se Marco Russo, che è un amico di cui ho grande stima, riesce a compattare tutto il partito ben venga la sua candidatura. Per noi la questione fondamentale, lo ribadisco, è la convocazione del congresso, da farsi assolutamente dopo le provinciali e le elezioni di Savona”, conclude Niero.

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