Ambiente

Savona, installati nel porto i seabin: cestini galleggianti per lo smaltimento di piccoli rifiuti marini

L'azione di salvaguardia è frutto del progetto di cooperazione transfrontaliera QualiPorti

Savona. Il Comune di Savona partecipa al progetto “QualiPorti” , finanziato a valere sul II Avviso del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2014-2020.

L’obiettivo generale del progetto è quello di accrescere la protezione delle acque marine nei porti attraverso il monitoraggio della qualità delle stesse e la realizzazione di un piano di azione per lo smaltimento dei rifiuti e dei reflui nei bacini portuali. Fanno parte del partenariato di progetto anche il Comune di Ajaccio, il Comune di Olbia, la Regione Sardegna, il Comune di Portoferraio e la Provincia di Livorno.

L’amministrazione savonese, nell’ambito del progetto QualiPorti, è responsabile della realizzazione di un’azione pilota che prevede la sperimentazione di soluzioni tecniche innovative per lo smaltimento dei piccoli detriti galleggianti che insistono sul pelo libero della superficie marina, da collocare nei pressi dei moli e delle banchine del Porticciolo Turistico della Vecchia Darsena di Savona.

A seguito della sottoscrizione del protocollo di intesa con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale e per lo sviluppo dell’azione pilota, tramite l’affidamento del servizio al raggruppamento temporaneo di imprese SV Port Service Srl e Tedde Group Srl SV, sono stati installati 4 Seabin presso il porticciolo turistico della vecchia Darsena di Savona.

“I seabin sono cestini galleggianti che raccolgono automaticamente i rifiuti presenti sulla superficie marina quali microplastiche, olii, carburanti e detergenti – fanno sapere dall’amministrazione – Si tratta di soluzioni tecniche, ecologiche e innovative volte a ridurre l’inquinamento delle acque delle aree portuali”. Tale intervento, oltre a contribuire alla diminuzione dell’inquinamento del mare, avrà come indirizzo quello di promuovere un modello di “economia circolare” che riutilizzi e ricicli i rifiuti, soprattutto i più dannosi per l’ambiente come le plastiche.

“Le azioni del progetto sono in linea con gli obiettivi 11, 12 e 14 dell’Agenda 2030, strumento che guida questa amministrazione nelle sue scelte strategiche” conclude il sindaco di Savona Ilaria
Caprioglio. Saranno previste campagne di analisi della qualità delle acque portuali, al fine di verificare la bontà degli interventi adottati. L’azione pilota, inoltre, a breve, sarà anche integrata da una attività di pulizia straordinaria delle caditoie che insistono nell’area periportuale.

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