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Sanità, De Palma (Nursing Up): “Giù le mani dall’indennità specifica”

"Gli altri professionisti sanitari devono essere sostenuti con altri fondi"

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Liguria. “Nessuno osi toccare il valore dell’indennità specifica per gli infermieri italiani ottenuta dopo anni di lotte”. Così Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up, denuncia il rischio di fare un passo indietro a causa di un “calo delle cifre stanziate per gli infermieri, addirittura ampliando l’alveo dei destinatari”.

“Gli altri professionisti sanitari devono essere sostenuti, ed è sacrosanto, con fondi che non devono avere nulla a che fare con quelli della nostra indennità. Non è stato facile ottenere questi 100 euro al mese. Pochi, davvero pochi, ma decisivi per costruire un futuro diverso. Perchè per la prima volta le nostre lotte di piazza, i nostri scioperi, hanno portato allo stanziamento di una indennità che valorizza la specificità infermieristica” continua De Palma.

“Invitiamo il Ministro Speranza e le Regioni a vigilare, affinchè non si mettano in pregiudicato i passi da leone fatti sin ora! Non offendiamo ancora di più quei professionisti della sanità che ogni giorno stanno lottando contro la morte”.

“In queste ore veniamo a conoscenza di nuove situazioni scabrose negli ospedali italiani: mancanza di mascherine, buste dell’immondizia usati come calzari, infermieri nuovamente aggrediti da pazienti, pronto soccorsi allo sbando, carenza cronica di personale. Questo è il prezzo che noi paghiamo “specificatamente” come professionisti dell’assistenza. E qualcuno vuole anche permettersi di toglierci quello per cui abbiamo lottato e stiamo ancora lottando”, conclude De Palma.

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