Liguria. Sanità, sociale, lavoro, sostenibilità e diritto allo studio. Sono i temi su cui si basano le proposte presentate dal gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria in occasione della discussione sul Bilancio di previsione 2021.
Per la sanità il PD chiede la “definizione di un piano straordinario di abbattimento delle liste di attesa, con l’obiettivo di recuperare i ritardi accumulati nell’ultimo anno a causa dell’emergenza Covid, con particolare riferimento alle attività di screening e di follow up”. Propone “l’utilizzo dei centri tamponi per iniziative regionali coordinate di screening, rafforzando la rete delle postazioni drive trough per garantire maggiore omogeneità su tutto il territorio regionale e attivando specifiche campagne di indagine a campione, a partire dal personale delle pubbliche assistenze e dal corpo docente”.
Si aggiunge la richiesta “di puntare sull’umanizzazione delle cure, grazie alla diffusione di stanze degli abbracci e terapie intensive aperte, e di attivarsi per costituire, attraverso Filse, un fondo di sostegno per consentire alle pubbliche assistenze di ammodernare il proprio parco mezzi, acquistando nuove ambulanze”.
Per il sociale ritengono necessaria l’istituzione di un “fondo per il contrasto alla solitudine degli anziani che in questi mesi sono stati privati della loro fonte principale di benessere: il contatto umano e la realizzazione di progetti che abbattano le barriere fisiche e psicologiche che isolano gli over 65, per migliorarne la qualità della vita”.
Con un altro emendamento i consiglieri chiedono il “fondo contro la povertà alimentare ed educativa, che prevede agevolazioni fiscali per i privati che sostengono progetti di inclusione sociale e un fondo antiusura da 50 mila euro. Inoltre, un ‘pacchetto casa’ sia per rendere nuovamente agibili gli alloggi di Arte, grazie a interventi di efficientamento energetico e riqualificazione (utilizzando il superbonus 110%, l’ecobonus e il sismabonus) sia per sostenere la morosità incolpevole. E’ necessario stanziare 30 mila euro per sostenere le donne vittime di violenza o maltrattamenti in sede giudiziaria o nella fase che ne precede l’avvio per il riconoscimento e l’affermazione dei loro diritti”.
“Per attivare una sinergia tra occupazione e rispetto dell’ambiente” il gruppo del PD chiede “di trasformare il Patto per il lavoro in ‘Patto per il lavoro e il clima‘, con l’obiettivo di intrecciare la ripartenza con lo sviluppo sostenibile”. Al centro delle proposte anche il turismo con “la realizzazione di un Piano strategico regionale per lo sviluppo turistico post-covid con l’obiettivo di trovare nuove strategie per il rilancio del settore”. Propone anche “un aiuto concreto (su canoni di affitto e spese per utenze) ai circoli culturali e ricreativi: spazi che assolvono un importante ruolo di socialità, soprattutto nei piccoli centri, che sono stati duramente colpiti dal Covid 19”.
Sui temi dell’ambiente e della sostenibilità uno degli interventi più specifici messi in campo dal PD riguarda la cosiddetta Agenda 2030, con la richiesta di introdurre una valutazione di sostenibilità su ogni proposta o disegno di legge regionale, di organizzare una legge annuale di sostenibilità che racchiuda le misure politiche per la costruzione dei percorsi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda Regionale 2030, di orientare l’utilizzo del fondo strategico regionale in un’ottica di sviluppo e di prevedere la trasformazione di Filse in Finanziaria ligure per lo Sviluppo Economico e lo Sviluppo Sostenibile”. Si inserisce in questo ambito “anche il ‘pacchetto’ contro il dissesto idrogeologico, che prevede il finanziamento della Banca della Terra, il fondo Montagna e quello per i muretti a secco, la salvaguardia e il sostegno dei vigneti storici ed eroici e le risorse per la pulizia dei fiumi”.
Il gruppo del PD chiede “di destinare 25 mila euro alla promozione e all’istituzione delle comunità energetiche, introdotte recentemente con la legge regionale 13/2020, per superare l’utilizzo del petrolio e dei suoi derivati e favorire la produzione e lo scambio di energie prodotte principalmente da fonti rinnovabili”.
Infine rivolgono la loro attenzione anche ai piccoli comuni con un emendamento che propone di istituire “un fondo per la progettazione sia delle amministrazioni con meno di 5000 abitanti e sia degli enti parco, per mettere in sicurezza strade, ponti, viadotti, ma anche per promuovere l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e in particolare delle scuole”.