In piazza

La protesta dei lavoratori pubblici: “Siamo precari e a rischio Covid, altro che privilegiati” fotogallery

Mobilitazione per il rinnovo del contratto e le assunzioni: "In Liguria mancano 5mila persone"

Liguria.Non chiamateci privilegiati“. Così i lavoratori in occasione dello sciopero nazionale del pubblico impiego proclamato da Cgil, Cisl e Uil. Oltre al presidio genovese, protesta anche sotto la sede della Prefettura di Savona, con la delegazione sindacale ricevuta dal Prefetto. I presìdi si sono svolti dinnanzi tutte le sedi delle quattro prefetture di Genova, Savona, Imperia e La Spezia, nonché presso altri luoghi di lavoro pubblico.

In ciascuna sede alle autorità di governo i sindacati hanno ribadito le richieste alla base della mobilitazione: rinnovo del contratto scaduto da due anni, nuove assunzioni per interrompere l’abuso del precariato nella pubblica amministrazione, maggior sicurezza e miglioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti dei servizi pubblici e di conseguenza anche per i cittadini.

È soprattutto nella sanità che si vivono le situazioni più paradossali con una pandemia di coronavirus che non falcidia solo i pazienti.

Assunzioni, la richiesta unanime arrivata da sindacati di categoria e lavoratori: “C’è bisogno di oltre 500 mila assunzioni, dal 2018 al 2020 sono andati persi circa 200 mila posti di lavoro per i pensionamenti. In Liguria i dipendenti del pubblico sono 105 mila, di cui 23 mila impegnati in sanità. Dal 2018 al 2020 nella nostra regione sono andati in pensione tra i 4 e i 5 mila lavoratori non ancora sostituiti, che andrebbero incrementati con almeno ulteriori 5 mila nuove assunzioni. L’età media di chi lavora oggi è di 53 anni, per migliorare i servizi pubblici c’è dunque bisogno anche e soprattutto di giovani”. I precari in questo settore in Italia sono circa 170 mila: Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa chiedono la stabilizzazione di questi lavoratori anche in ragione del fatto che la Commissione Europea ha sanzionato il nostro Paese per uso improprio del precariato nel pubblico impiego.

“In questi anni i servizi pubblici sono stati svuotati, oltre che dai pensionamenti, anche dal blocco delle assunzioni, con conseguenti ripercussioni sui carichi di lavoro e sui servizi ai cittadini. Per sostenere la popolazione e aiutare le imprese serve una pubblica amministrazione più efficace: c’è bisogno di un piano straordinario di assunzioni per rafforzare un settore che in questo periodo di pandemia si è mostrato, qualora ci fosse bisogno di una conferma, indispensabile al paese” affermano Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl Uil Pa Liguria.

“Questo è uno sciopero che oltre al rinnovo del contratto vuole risolvere i problemi della pubblica amministrazione a cominciare dal personale per rendere l’amministrazione più efficiente – ricorda Gabriele Bertocchi, segretario della Fp Cisl Liguria -. Abbiamo bisogno di giovani che devono sostituire le molte persone andate in pensione. Abbiamo un’età media di 51 anni nella sanità e di 56 nell’amministrazione centrale. In Liguria le situazioni più critiche sono quelle della sanità. C’è la necessità di riportare il sistema ai numeri giusti per curare i cittadini liguri”.

Secondo Nicola Dho, segretario ligure della Fp Cgil, in Liguria mancano all’appello almeno 5mila persone: “Da prima della pandemia avevamo una mancanza di circa mille operatori sanitari, ora è stata colmata in parte con assunzioni che però sono temporanee. Una delle ragioni dello sciopero è proprio chiedere la stabilizzazione dei precari. L’ispettorato del lavoro è 14 anni che non fa un’assunzione. Gli asili nido e le scuole d’infanzia del Comune di Genova sono in grave difficoltà per quanto riguarda soprattutto gli operatori scolastici, a livello ligure si stima un centinaio. In generale quello che si chiede è un piano di assunzioni per mettere in sicurezza il sistema pubblico, ma anche il sistema di controllo, pensiamo all’Inps che ha assunto ma in quantità inferiori alle necessità”.

“Il reparto pubblico è molto importante per lo sviluppo di un paese moderno, per assicurare i servizi e la sicurezza, è uno sciopero che vuole rivendicare la garanzia di un servizio pubblico efficiente – aggiunge Paolo Badalini, segretario della Uil Pa ligure -. Purtroppo c’è molta precarietà anche negli interventi da parte di questo governo che deve assolutamente mettere in campo risorse e una volta per tutte un progetto serio sulla pubblica amministrazione”.

Al Governo Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa chiedono quindi più risorse per consentire l’adeguamento dei salari alla media europea e una classificazione del personale che riconosca ruoli, competenze e professionalità all’interno della pubblica amministrazione.

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