Basta poco

Cengio, dalla residenza protetta di Casa Scapoli parte una “sfida” per far sentire gli ospiti meno soli

Chiunque può scrivere una lettera all'anno che verrà e inviarla alla struttura 

Cengio residenza protetta Casa Scapoli

Cengio. Una sfida per far sentire gli anziani meno soli e far loro capire che i disagi e le sofferenze causate dalla pandemia sono comuni a tutti.
Questa l’iniziativa lanciata da un’animatrice di “Casa Scapoli”, a Cengio, che ospita la Residenza protetta “Bagnasco” e il centro diurno “Bruno Pesce”.

In occasione delle festività, anziché far scrivere la tradizionale lettera a Babbo Natale, è nata l’idea di rivolgersi all’anno 2021, ormai alle porte, in cui molti ripongono le speranze di una vita migliore dopo gli ultimi mesi davvero complicati.

Non solo, per aprire seppur virtualmente le porte all’esterno e permettere, così, ai pazienti di avere di nuovo contatti con il mondo, seppur virtuali, chiunque può scrivere le sue considerazioni, il suo sfogo personale, e inviare il messaggio sia in forma cartacea, all’indirizzo di via Piani 6, Cengio, sia attraverso Messenger alla pagina Facebook Rpbagnasco-centro diurno “Bruno pesce”, partecipando così alla
#challengeLETTERAal2021. Ogni missiva sarà così letta e condivisa con gli ospiti della struttura, per strappare loro un sorriso e, soprattutto, per farli sentire meno soli.
Un piccolo gesto per una nobile causa, che può davvero cambiare in meglio la giornata a chi da troppo tempo non ricorda più cosa sia un abbraccio.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.