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Cava Torri a Toirano, De Fezza: “Savigliano sapeva del progetto da un anno, lo ha nascosto alla sua stessa minoranza”

Giuseppe De Fezza

Toirano. Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Toirano, Giuseppe De Fezza, alle affermazioni del consigliere di minoranza Renato Savigliano in merito al progetto di ampliamento di cava Torri.

Come pubblicato oggi da IVG.it, il membro del gruppo “Non solo centro” ha chiesto un incontro con il primo cittadino toiranese “per un confronto sulla situazione”. De Fezza ha accolto la richiesta: “Sono sicuramente favorevole ad incontrare il consigliere Savigliano, anche se ciò doveva avvenire con più anticipo visto gli interessi personali contrastanti con l’interesse pubblico, ormai dichiarati, dal consigliere stesso e visto che era a conoscenza di tutto già da almeno un anno”. Inoltre, secondo De Fezza Savigliano avrebbe tenuto “ignari anche i suoi colleghi di minoranza, ragione per cui il consigliere Giancarlo Mattoscio ieri ha preso nettamente le distanze dimettendosi dal gruppo ‘Non solo centro’“.

“Tuttavia, ribatto in maniera decisa che il comune di Toirano è stato interessato sul vincolo idrogeologico per la sola parte riguardante l’ampliamento e non per il riempimento di 4 milioni di metri cubi; il parere ad oggi è tuttora in itinere e non rilasciato. In nessun modo è stato mai coinvolto il Comune di Toirano, né dall’ente sovraordinato né dal soggetto proponente, per ricevere ragguagli tecnici sul progetto di ampliamento e di abbancamento che le cave avevano intenzione di portare in conferenza dei servizi. Il pacchetto documentale ci è stato consegnato solo qualche giorno prima dell’assemblea pubblica di ieri; la pratica è complessa con più vincoli e più punti di vista che richiede un attenta lettura ed uno studio specialistico. Sostenere il contrario, come fa il consigliere Savigliano con l’intento di screditare il mio ruolo, sorvolando sulla strumentalità delle sue affermazioni, è una grave mancanza di rispetto soprattutto nei confronti dei miei tecnici comunali, funzionari imparziali e fuori da ogni schema politico”.

“Relativamente a come si è svolta la conferenza dei servizi, sarebbe meglio stendere un velo pietoso, visto che il consigliere quando mi ha visto non ha avuto neanche il coraggio di mostrarsi alle telecamere. Inoltre i tecnici di Regione hanno accolto la mia istanza, confermandomi che proprio la conferenza dei servizi è il luogo dove portare le osservazioni tecniche e invitando i miei tecnici a motivare, nelle prossime sedute, tutte le questioni tecniche che sono emerse dalla disamina comunale”.

“Infine, è bene chiarire che, seppur consapevoli che in una cava oltre alle attività di estrazione si effettuano anche i riempimenti di riqualificazione, l’entità dei volumi ci è solo stata comunicata prima della conferenza dei servizi, ragione per cui abbiamo emesso una delibera cautelativa che ci consentirà di difendere meglio gli interessi della comunità e dei cittadini, cosa che faremo con tutti gli strumenti in nostro possesso scevri da ogni interesse personale, così come dovrebbe essere chi ha l’onore e l’onere di rappresentare una comunità intera”.

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