Altra protesta

Caos uffici postali, il sindaco di Cosseria: “Situazione intollerabile”

PesantI disagi e rischi per la salute di cittadini e anziani

poste italiane generica

Cosseria. Dopo il caso di Roccavignale e quello di altri comuni del savonese, anche a Cosseria si alza forte la protesta sulla situazione dell’ufficio postale: aperture ridotte, a giorni alterni, con code e pericolosi assembramenti.

Il sindaco Roberto Molinaro, dopo alcune lettere di protesta, è tornato sull’argomento: É un ufficio storico da sempre molto attivo grazie anche alla vendita dei prodotti postali. Inspiegabilmente ogni dipendente di questo ufficio che ha acquistato esperienza e professionalità socializzando con la popolazione locale è stato puntualmente trasferito in altra sede a volte ancora più decentrata; devo dedurne che la Posta di Cosseria è un ufficio di punizione?”.

“Sabato scorso anche a Cosseria vi era una quindicina di utenti in coda… La scusa della pandemia è un buon rifugio di scuse per operare ulteriori tagli ai servizi essenziali. Non mi interessa affatto che Poste Italiane siano diventate giuridicamente una società per azioni, svolgono un servizio pubblico e devono svolgerlo almeno 6 giorni alla settimana e non per soli 3 giorni come sta succedendo da marzo 2020. Mi era stato garantito che a metà settembre avrebbe riaperto il venerdì, pensavo fosse sott’inteso che si trattasse del 2020”.

“Nel 2018 Poste Italiane ha pomposamente presentato un decalogo di iniziative; fra questi 10 punti vi era l’espressa volontà e promessa davanti a oltre 5.000 sindaci presenti al Forum di Roma che non avrebbe effettuato ulteriori interventi di razionalizzazione delle spese (tradotto non avrebbe aumentato i giorni di chiusura settimanale). Questo punto è stato totalmente disatteso e non è una bella figura non mantenere una promessa scritta”.

E ancora: “Si riapra immediatamente l’ufficio postale di Cosseria almeno il venerdì e al più presto anche il lunedì ed il giovedì. Siamo in emergenza Covid e con l’influenza stagionale che incombe: lasciare le persone specialmente quelle anziane e con disabilità in attesa al freddo di inverno a 500 metri di quota è vergognoso. I costi vanno risparmiati su altri comparti e non sulla salute degli utenti”.

“Altra promessa andata a finire negli archivi del programma “Chi l’ha visto”: l’installazione del Postamat a Cosseria.

“Ho ascoltato alcuni utenti delusi e rassegnati i quali asserivano che sarebbe meglio chiudere l’ufficio postale di Cosseria anziché avere un ufficio in stato di grave deficit funzionale. Tra l’altro è una mancanza di rispetto anche nei confronti dell’amministrazione comunale eletta democraticamente il non tener conto delle varie missive inviate”.

“Mi auguro che ora le istituzioni e le autorità preposte possano intervenire e mettere fine ad una situazione di pesante disagio e rischio per la salute” conclude il sindaco Molinaro, con una nuova lettera inviata a Poste Italiane, al premier Conte, ad Anci, al presidente Toti, al presidente Olivieri e ai sindacati.

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