Savona. Prosegue a Savona la bagarre politica all’interno del centrodestra ed in particolare della Lega, con riferimento alla vicenda della Fontanassa e del campo nomadi. L’ultimo Consiglio comunale ha segnato il solco tra il partito e gli assessori della giunta Caprioglio.
Il vice sindaco della Lega, Massimo Arecco, non ci sta e attacca pesantemente la segreteria cittadina: “La segretaria della sezione savonese del mio partito ha ragione ad invocare chiarezza nell’affrontare ogni problematica, ecco il motivo per cui ritengo utile esprimere la mia personale opinione al riguardo. L’amministrazione comunale ha, tra le varie competenze istituzionali, anche l’obbligo della messa in sicurezza del territorio cittadino, comprese quelle aree che, temporaneamente, sono utilizzate da cittadini residenti. Le motivazioni della spesa deliberata in giunta e delle urgenti ed indifferibili necessità dell’intervento sono state ben spiegate, a più riprese, dal sindaco Caprioglio” afferma.
“Le circostanze che, maggiormente, mi rammaricano e rattristano sono dovute alle modalità scarsamente politiche, diplomatiche, strategiche, istituzionali, utilizzate in questa vicenda, sia da parte della segretaria del mio partito, sia da parte di un consigliere comunale del gruppo Lega. Quest’ultimo si è spinto, nel corso del recente Consiglio comunale del 22 dicembre ultimo scorso, in maniera autonoma e non concordata con il resto del gruppo e degli Assessori, a richiedere le dimissioni del sindaco e della giunta per come, a suo personale giudizio, sarebbe stata gestita la vicenda dell’area della Fontanassa”.
“Altrettanto fuori da ogni ordinaria e consolidata prassi politica, è stato l’attacco pubblico rivolto alla mia persona in qualità di vice sindaco e di conseguenza anche agli altri assessori della Lega per avere dissentito pubblicamente dai toni, dai modi e dai tempi, con cui questa richiesta è stata formulata in Consiglio comunale”.
“I successivi passi che faremo come assessori all’interno del nostro partito, ovviamente, poco interessano l’opinione pubblica ed i savonesi, ma mi preme semplicemente dichiarare la mia lontananza di vedute, di sensibilità, di percorso politico, di strategie, di visione di città e di vita, nei confronti dell’attuale segretaria della Lega” conclude il vice sindaco savonese.
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