Botta e risposta

Cairo, scontro su aumento addizionale Irpef: “Sindaco spendaccione”, “No, colpa del passato”

La minoranza attacca: "In questo momento di difficoltà, decisione incredibile". Il sindaco risponde: "Bilancio da anni instabile, scelta la strada più indolore"

palazzo pertini - vecchio comune cairo

Cairo Montenotte. “Incredibile, nel momento peggiore della crisi pandemica la Giunta di Cairo ritiene obbligatorio aumentare l’addizionale comunale Irpef. Questo inciderà per ogni nucleo familiare circa 50 euro e colpirà tutti: artigiani, commercianti, lavoratori dipendenti, cassaintegrati, lavoratori part time, professionisti, imprese”.

A dichiaralo è il gruppo di minoranza Cairo Civica e Democratica che, nel consiglio comunale di ieri sera, si è schierato contro la delibera “proponendo soluzioni alternative”, ma senza risultato. “La maggiore spesa che subiranno i cittadini non si traduce in migliori servizi – sottolineano -, ma serve a coprire l’incedere incerto di questa giunta e del suo sindaco, incapace di contenere le spese. Anzi è piuttosto spendaccione. Quando mancano i soldi cosa fanno? Aumentano le imposte”.

L’aumento della tassa comunale poterà nelle casse del comune 180mila euro, che secondo l’opposizione serviranno “a coprire i costi che la giunta si è creata in questi 3 anni e mezzo di mandato, aumentando la spesa rispetto ad alcuni anni fa (spese per segretario comunale a tempo pieno e spese di segreteria in generale)”.

Ma il sindaco Lambertini smentisce: “Il nostro compito è dare agli uffici la possibilità di offrire il miglior servizio possibile ai cittadini, ma l’aumento non è dovuto alla crescita di spese per la segreteria. Da tempo il bilancio era da rivedere in modo strutturale, perché non garantiva stabilità. Abbiamo scelto la strada più indolore, con la crescita dell’addizionale Irpef di circa 20 euro a persona l’anno”.

E poi il contrattacco: “Ricordo che ancora oggi, il Comune di Cairo sta pagando scelte sbagliate su investimenti passati che hanno creato contenziosi e pesanti accantonamenti di risorse che potrebbero essere spese in altro modo. Cosa che invece questa amministrazione è stata molto attenta a non fare”.

“Per il secondo anno consecutivo – conclude Lambertini – abbiamo approvato il bilancio preventivo entro il 31/12, pochi comuni in Italia lo fanno e questo è un segnale di serietà e stabilità della gestione pubblica”.

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