Così ci stiamo avviando verso la fine del 2020, senza troppo dispiacere. Tirare le somme credo possa essere doloroso per molti, probabilmente per tutti, quindi meglio non farlo. Passiamo oltre, allunghiamo il passo e mettiamo al più presto prima un piede e poi l’altro sulla casellina del 1 Gennaio 2021. Che poi cosa cambia? Fondamentalmente nulla, ma idealmente tutto si azzera, si riparte, ma pur sempre portandosi dietro il positivo e il negativo del passato.
Il positivo ci serve da faro, il negativo ci da lo spunto per fissare il nostro margine di miglioramento, la crescita che vogliamo fare e gli obbiettivi che desideriamo perseguire. Chiamiamoli sogni, progetti, buoni propositi: tutti ne abbiamo, ma per concretizzare, dobbiamo crederci fino in fondo. E se ci credi, ti dai da fare. Penso che in questo momento il mondo intero sia unito, almeno nella lotta al Coronavirus. Questo è il bisogno primario: sconfiggere il virus per evitare di perdere altre preziose vite e ritrovare, o trovare, una nuova serenità.
La pandemia comunque, se non siamo sordi e ciechi, ci lascia degli spunti importanti, forti, per riflessioni profonde che potrebbero cambiare il nostro stile di vita e farci rivalutare ciò che è realmente importante. Io credo, spero, che, oltre ai tanti aspetti di cui non parlerò in questo articolo di Stile Savonese, ci sarà un’attenzione diversa e più amorevole nei confronti del nostro territorio. Parlo della Liguria, ma anche dell’Italia tutta, delle nostre eccellenze, della nostra cultura, delle tradizioni, del meraviglioso artigianato.
L’estate passata ci ha portato quasi forzatamente a trascorrere le vacanze in Italia e a riscoprire luoghi preziosi, antichi borghi, città d’arte tra le più belle al mondo, una natura variegata che poche nazioni possono vantare. Un’Italia magnifica, così come la Liguria e il suo Savonese. Io, nel mio piccolo, nel corso del 2020 vi ho raccontato di alcuni luoghi magnifici, che amo profondamente, e ho un calendario editoriale 2021 di Stile Savonese che conta molti altri luoghi del cuore di cui spero di poter scrivere, se le condizioni consentiranno gli spostamenti.
Ma torniamo al 2020 e ai luoghi e alle esperienze che ho voluto condividere con voi. Vi ho parlato dell’Isola Gallinara, che ispira gli innamorati, i poeti, gli artisti, gli scrittori della Liguria di Ponente. La nostra Isola, che osserviamo quando le siamo vicini e che, quando ci allontaniamo, cerchiamo là, nel blu di un mare che l’accoglie e fa risaltare la sua bellezza. Lontana, ma non troppo, fotografata a ogni ora del giorno e della notte, con immagini che mozzano il fiato quando l’alba o il tramonto la colorano.
Vi ho fatto passeggiare a Zuccarello, piccolo gioiello nella valle del torrente Neva. Un borgo fortificato fondato nel 1248, controllato dall’alto dai resti del Castello dei Del Carretto, talmente unico che negli anni 60 ebbe una copertina sul Time. È talmente caratteristico, così ben tenuto, così affascinante che a ogni passo ti fermi per ammirarne la bellezza e scattare foto o girare video.
Dal borgo si diramano diversi sentieri immersi nel verde, tra cui il Sentiero di Ilaria, attraverso il quale, partendo da via del Castello, abbiamo raggiunto Castelvecchio di Rocca Barbena in un percorso di circa tre chilometri. Qui, abbiamo passeggiato in un saliscendi, passando sotto a volte e archi e davanti a vecchi lavatoi restaurati e antiche case in pietra. Castelvecchio di Roccabarbena è un antico paesino che poggia su uno sperone panoramico ed è così bello, così pieno di storia, eppure così “arioso” che, trascorrendo lì una mezza giornata, ho ossigenato la mente e il cuore, rimettendomi in con la poesia di luoghi di un territorio che non smetterà mai di stupirmi e affascinarmi.
Recentemente abbiamo visitato insieme Colla Micheri, piccola perla medievale incastonata sulle alture tra Laigueglia e Andora, lungo il tracciato dell’antica via Romana Julia Augusta. Colla Micheri fu scelta come dimora dal celebre antropologo, navigatore ed esploratore norvegese Thor Heyerdahl . È un altro di quei magici luoghi del nostro savonese in cui il tempo sembra sia riuscito a fermarsi: entri nel borgo e vieni catapultato nella dimensione di un passato molto remoto.
Vi ho fatto fare un altro viaggio nel tempo portandovi con me a Verezzi, “Il teatro delle meraviglie”, con i suoi caruggi e le crêuze, la pietra rosa e i muri a secco, le torri e le piccolissime chiese. Una terrazza che si affaccia sull’infinito, sulle mille sfumature di blu del cielo e del mare e sul verde della vegetazione, che ne fanno un piccolo paradiso anche per gli amanti delle attività sportive all’aperto. Verezzi, tra i Borghi più belli d’Italia, è il più bello della nostra regione, secondo il risultato del contest organizzato dalla Regione Liguria sui suoi profili social nel corso della scorsa estate. Un trionfo per il meraviglioso borgo saraceno di cui, da savonesi, andiamo molto fieri.
La nostra Liguria, che custodisce luoghi unici, pieni di incanto, ci aspetta con altre meraviglie da visitare, vivere e rispettare. E con questo, vi auguro un 2021 che ci porti a riscoprire il nostro amato territorio, i nostri luoghi del cuore. Che il nuovo anno ci restituisca la speranza, la serenità e la bellezza di cui tutti abbiamo bisogno.
#ilbellocisalverà
“Stile Savonese” è la rubrica di moda, bellezza e lifestyle di IVG, a cura di Maria Gramaglia. Ogni settimana una passeggiata tra le vetrine dei negozi della nostra provincia, a caccia di novità: un “viaggio” tra le tendenze savonesi a livello di moda, bellezza o arredamento, ma anche tra proposte come gite, corsi o spettacoli a teatro. Clicca qui per leggere tutti gli articoli