Albenga. Non è ancora stato completato il primo lotto di lavoro, che è già stato confermato il finanziamento del secondo e che metterà completamente in sicurezza un’ampia zona del territorio di Albenga. Si è svolta oggi pomeriggio, nella sala consiliare del comune ingauno, la presentazione del progetto del secondo lotto di lavori riguardanti rio Fasceo e Carendetta. All’ incontro erano presenti l’assessore regionale ai lavori pubblici, infrastrutture e protezione civile Giacomo Giampedrone, il sindaco Riccardo Tomatis, il vice sindaco Alberto Passino, l’assessore all’agricoltura Silvia Pelosi, il consigliere regionale Angelo Vaccarezza, i tecnici del Comune e della Regione.
Durante l’incontro è stato illustrato lo stato di avanzamento lavori del primo lotto di lavori su rio Fasceo e Carendetta e il progetto, recentemente finanziato dalla Regione, per il secondo lotto. Tali interventi, lungamente attesi da parte dei cittadini di Albenga, metteranno in sicurezza un numero elevato di aziende agricole che fino ad oggi hanno sempre lavorato con la minaccia delle esondazioni che, purtroppo, negli ultimi anni, hanno provocato ingenti danni.
L’assessore Giampedrone ha confermato come “siamo in un periodo purtroppo non buonissimo ma buono dal punto di vista di difesa del suolo. Sono contento di portare finanziamenti costruiti nel tempo e su cui abbiamo lavorato tutti insieme, come si fa sempre in protezione civile, con un sistema ligure che ha dato risposte importanti. Oggi presentiamo il secondo lotto di una messa in sicurezza idraulica credo molto attesa in tutta la piana di Albenga. C’è un primo lotto che sta andando a definizione e che mette completamente in sicurezza una ampia zona della città, ma è altrettanto importante sottolineare che sono in corso di realizzazione due milioni e mezzo di interventi di difese a mare che abbiamo costruito con il percorso di protezione civile dopo la mareggiata del 2018. Una buona collaborazione istituzionale, con amministrazioni che si danno da fare, con la Regione che cerca le risorse e le immette nel sistema di protezione civile emergenziale riuscendo a dare risposte in tempi certi”.
“Albenga rappresenta una delle situazioni di criticità della Liguria, ma purtroppo la geomorfologia del nostro territorio ci vede impegnati su molti fronti. Le opere a mare fino al 2018 sembravano essere sufficienti, ma poi è stato necessario attenzionare quest’area con grande particolarità. Oggi affrontiamo un tema idraulico del Rio Fascetta e del Rio Carendetta, ma io credo che il tema vero sia cercare di creare, anche con fondi di Recovery Fund, una programmazione che ci consenta non di dire che il rischio sia ridotto a zero, ma di realizzare interventi che consentano (con un buon sistema di protezione civile) di affrontare il rischio residuo, che speriamo sia in percentuale minore rispetto a quelli che abbiamo affrontato nel tempo”.

Per il sindaco Tomatis quello di oggi è “un momento molto importante. Ringrazio l’assessore Giampedrone, il consigliere Vaccarezza. Abbiamo sottolineato che non c’è colore politico in queste operazioni: è un intervento che la città di Albenga aspettava da tempo, è un intervento che mette in sicurezza numerose aziende agricole che negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti troppo spesso con le alluvioni. Ed è anche un modo per far sì che si possa investire su quella che è l’industria più importante della nostra piana. Dopo il finanziamento del primo lotto che sta terminando, questo finanziamento di 4 milioni di euro ci permetterà di mettere in sicurezza una parte molto importante della nostra piana”.
Il consigliere regionale Angelo Vaccarezza ha sottolineato: “Quello di oggi è un appuntamento importante per Albenga. Intanto perché arrivano dei soldi e quando arrivano dei soldi è sempre una bella notizia; poi perché si segna l’ennesimo passo di una collaborazione tra la Regione e gli enti che sanno lavorare come il Comune di Albenga. Il secondo lotto importante di una messa in sicurezza di rii attesi da tantissimo tempo dai cittadini di Albenga: questa è una parte delle nostre collaborazioni. Abbiamo parlato delle opere a mare e della capacità della Regione di intervenire non sono nella ricostruzione ma nella mitigazione del rischio lasciando il territorio non com’era costruito, ma migliore di prima, capace di affrontare le prossime sfide. Sfide che dovremmo affrontare sicuramente in un territorio fragile come il nostro”.
Il progetto complessivo prevede la messa in sicurezza idraulica di un tratto di 800 metri del rio Fasceo, a partire dalla confluenza con il torrente Carenda, e di 500 metri del rio Carendetta a partire dalla confluenza con il rio Fasceo, attraverso la realizzazione di nuove sezioni idrauliche sufficienti a garantire lo smaltimento delle portate di piena. L’impegno economico è stato complessivamente valutato in 6 milioni e mezzo di euro, suddivisi in due stralci esecutivi. Il primo stralcio, attualmente in corso di realizzazione, ha coinvolto il rio Fasceo nella sua parte più critica, corrispondente alla porzione compresa tra la confluenza con il torrente Carenda a valle, fino all’attraversamento posto in prossimità dell’impianto di depurazione a monte (per una lunghezza complessiva circa 170 metri) per un importo pari a 2 milioni e mezzo di euro. Tale intervento, che dovrebbe concludersi entro di febbraio, ha già visto nelle prime fasi della sua esecuzione l’eliminazione della brusca riduzione di sezione che era presente nei pressi del depuratore, migliorando in maniera significativa la sicurezza idraulica della zona. In linea generale, è possibile affermare che l’area di deflusso delle sezioni trasversali a fine intervento risulterà più che quintuplicata, consentendo il transito delle portate di progetto in completa sicurezza.
Il secondo stralcio prevede la prosecuzione dell’intervento verso monte sia sull’asta del rio Fasceo (per una lunghezza complessiva di circa 630 metri) che su quella del rio Carendetta (circa 500 metri) a partire dalla confluenza tra i due corsi d’acqua e procedendo verso monte fino al raggiungimento della strada provinciale. Si procederà inoltre al completamento delle opere sul torrente Carenda, realizzate parzialmente nell’ambito del primo stralcio, con allargamento delle sezioni idrauliche in corrispondenza della confluenza con il rio Fasceo. L’intervento consentirà di aumentare notevolmente l’estensione delle zone perifluviali idraulicamente sicure, attraverso l’adeguamento delle sezioni idrauliche che allo stato attuale si presentano assolutamente insufficienti per il transito delle portate di piena.
Osvaldo Geddo, direttore Cia di Savona, commenta: “A seguito degli eventi meteorologici del 2-3 ottobre come Cia avevamo ribadito che il progetto del Comune di Albenga per la messa in sicurezza dei rii affluenti nel Carenda, a monte dei lavori in corso, era da tempo giunto in Regione completo. La successiva concessione del finanziamento della Regione è stata una importante notizia per l’agricoltura albenganese. Un esempio di come la politica debba affrontare le emergenze idrogeologiche senza guardare ai colori di parte. Al sindaco Tomatis ed all’assessore all’agricoltura Pelosi ora chiediamo l’ impegno a progettare gli interventi a valle ancora necessari. Come riteniamo necessario anche un progetto di asporto del materiale litoide in centro all’alveo del Centa. Infine bene l’iniziativa di studio del Consorzio di Bonifica. Siamo disponibili ad approfondire con il comune e le altre associazioni dell’agricoltura”, conclude.
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