Alassio. “Siamo soliti in Consiglio comunale, sui social network o attraverso gli organi di stampa assistere alle lodi autoreferenziali dell’amministrazione Melgrati in merito alle opere pubbliche di cui si fan vanto di realizzare. Ma questa volta non si può tacere di fronte ad un’opera che nel corso dell’ultima mareggiata ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza”, il commento del consigliere comunale di Alassio Jan Casella in riferimento alla massicciata, che, al contrario di quanto sarebbe dovuto accadere, ieri non ha impedito alle onde di arrivare sulla strada che conduce al porto a ad alcuni immobili privati.
“Mi risulta che ci siano state delle più che legittime rimostranze nel recente passato da parte degli inquilini di un condominio che ad ogni mareggiata vedono il proprio stabile esposto a danni e a gravi rischi per la pubblica sicurezza. Purtroppo però questa fila di massi a bordo della passeggiata ha dimostrato di non essere una soluzione a questo problema”, spiega il consigliere.
“In molti, esperti e non, avevano seri sospetti in tal senso. La prova, purtroppo, l’abbiamo recentemente avuta. Come se non bastasse, l’opera è anche un affronto al buon gusto, una massicciata a vista in uno dei punti più panoramici di Alassio, è un pugno nell’occhio per chi ci vive e per i tanti che transitano in quello splendido scorcio di passeggiata”.
“Non sono un tecnico, ma ho chiesto il parere a differenti esperti. Praticamente tutte le persone con le quali ho interloquito sostengono che sarebbe ottimale (anche se più costoso) intervenire sulla scogliera direttamente a mare e non innalzando un muro più o meno basso adiacente alla passeggiata come in sostanza è stato fatto ora”.
“In estrema sintesi, ad un problema reale è stata data una risposta esteticamente brutta e non risolutiva. Chiedo quindi all’amministrazione di ritornare sui propri passi, di consultare nuovamente esperti e tecnici con lo scopo di studiare una soluzione che non sia così impattante e che possa garantire l’incolumità delle persone ed evitare danni agli immobili retrostanti”, conclude.