Varazze. Commercio in ginocchio anche a Varazze per le restrizioni dovute alla zona arancione. “Aiutiamo il piccolo commercio”. È questo l’appello di Andrea Gargioni presidente Ascom Confcommercio Varazze.
“A Parigi il sindaco ha invitato a comprare locale ed è stata attuata una campagna contro i colossi della grande distribuzione online per dare una mano ai negozi di quartiere – continua Gargioni – La stessa cosa deve succedere anche a Varazze. Nel nostro piccolo, esiste in tutta la provincia la card ‘Compra locale il tuo territorio vivrà’ che ho inventato per sostenere il commercio locale, che dà diritto a uno sconto del 5% o 10% a chi farà acquisti nell’impresa aderente all’iniziativa (leggi qui)”.
“Il commercio crea commercio – ci tiene a dire Gargioni – Manca l’aggregazione: i bar fanno asporto e la gente non passeggia più come un tempo, le vie sono deserte. Prima arrivavano da fuori Comune e fuori regione, ora i posteggi sono vuoti. La scorsa domenica ho tenuto chiuso”.
Alle 11 di questa giornata di sole, via Campana si presenta pressoché deserta. Scenario identico alla vicina Celle Ligure (leggi qui). Ci spostiamo di qualche vetrina, ma la situazione è analoga e la disperazione dei negozianti non passa inosservata.
Sfavilla la vetrina di una gioielleria, ma il titolare ci spiega: “Sono dieci giorni che in cassa non entra nemmeno un centesimo. Novembre non è un gran mese, ma gli anni scorsi uscivo dalla Liguria per creare eventi a Milano. Quest’anno sono in un negozio deserto”.
“Siamo demoralizzati noi commercianti – dice la titolare di un negozio di abbigliamento poco più distante – ma anche i clienti: non arrivano da fuori Varazze. I Comuni sono chiusi, non c’è la clientela lombarda e piemontese. Qui la gente non ha nemmeno voglia di uscire di casa. Questo virus fa davvero paura a tutti: colpisce il commercio ma purtroppo e soprattutto anche l’aspetto psicologico delle persone. Senza contare le vittime reali. Un effetto domino devastante”.
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