Sentenza

Savona, caso aliquote Imu-Tasi: il Tar dà ragione al Comune e respinge il ricorso del Ministero

Gli aumenti delle imposte erano finiti nel mirino del Mef: salve le casse di Palazzo Sisto

savona palazzo sisto

Savona. Una buona notizia per Palazzo Sisto e le sue finanze: oggi è arrivata l’attesa sentenza del Tar in merito al ricorso del Ministero, presentato il 17 luglio scorso, contro le aliquote Imu-Tasi decise dall’amministrazione comunale savonese. Secondo le rimostranze ministeriali, le aliquote sarebbero state maggiorate da cinque anni, un incremento mai correttamente comunicato al Ministero stesso.

La vicenda ha inizio nel 2015, quando a governare c’era ancora l’amministrazione di centrosinistra di Federico Berruti, che decise un aumento dello 0,8%: la nuova giunta comunale di centrodestra aveva confermato l’incremento, ma secondo il Ministero “senza previa comunicazione (di continuità)”, generando quindi un presunto errore di calcolo delle imposte comunali.

Il rischio per le casse del Comune, già in sofferenza, era quello di restituire gli introiti considerati eccedenti: nel ricorso, inoltre, era chiesta anche una “sospensiva”, quindi il congelamento della determina tariffaria in attesa del pronunciamento del Tribunale.

La parte da restituire sarebbe stato in gran parte il surplus riguardante gli edifici commerciali e artigianali: “Fortunatamente il Tribunale amministrativo regionale ha compreso le nostre ragioni e rigettato il ricorso del Mef, per noi sarebbe stato un duro colpo a livello finanziario, con la restituzione di oltre 1,5 mln di euro: a livello documentale abbiamo fornito tutti gli elementi chiarificatori sulla vicenda, sulla delibera e la conseguente applicazione delle medesime aliquote” afferma l’assessore comunale al bilancio Silvano Montaldo.

“Questa sentenza dimostra che il nostro agire e il nostro operato si è svolto in piena correttezza amministrativa” conclude, non senza levarsi qualche sassolino dalle scarpe. Il caso, infatti, era stato sollevato dal capogruppo del M5S Meles, ma anche la Lega aveva chiesto chiarimenti su possibili errori e mancanze nella delibera sulle aliquote che, invece, stando al pronunciamento del Tar non ci sono state.

Prima del ricorso il Ministero aveva scritto al Comune chiedendo chiarimenti, con la richiesta di non applicare le aliquote per l’anno in corso. Per ora, invece, restano valide, salvo un possibile nuovo e diverso pronunciamento della giustizia amministrativa: il Mef, dopo aver letto e valutato con attenzione le motivazioni della sentenza del Tar, potrebbe anche ricorrere al Consiglio di Stato.

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