Savona. “L’avvicinarsi delle elezioni comunali sta suscitando molti dibattiti sui nomi e assai pochi sui contenuti. Come Noi per Savona e Rete a sinistra abbiamo, al contrario, sempre cercato di mettere al centro della nostra azione i temi, ‘le cose da fare’ per la città”. Lo affermano, in una nota, i gruppi consiliari di minoranza “Noi per Savona” e “Rete a sinistra”
“Con questo spirito – spiegano dalla minoranza – nel corso degli anni siamo intervenuti sul tema del lavoro (tra gli altri gli ex cantieri Mondomarine, TPL), sul tema della mobilità cittadina e del collegamento con altre realtà del territorio (con particolare riferimento al potenziamento ferroviario col basso Piemonte), sul tema della cultura (dal Museo archeologico a quello della ceramica) e su quello della conservazione e valorizzazione dei nostri beni storici (dal San Giacomo alla Madonna degli Angeli passando per il tempietto Boselli e le scritte sull’ex San Paolo). Abbiamo lavorato con molta attenzione sui temi ambientali, dalla salvaguardia della vallata del Santuario, alla richiesta di elettrificazione delle banchine del porto, al blocco del deposito di bitume, alla raccolta differenziata spinta. Abbiamo avanzato proposte sul sociale (come l’applicazione dell’ISEE puntuale), difeso l’Ospedale San Paolo e chiesto un potenziamento della medicina territoriale. Siamo intervenuti sul Campus”.
“Abbiamo contrastato le scelte urbanistiche quando prive di una visione d’insieme di città e quando – proseguono -secondo noi, troppo accondiscendenti verso proposte speculative. Abbiamo criticato lo spostamento del mercato nelle vie cittadine e regolamenti assurdi, come quello recente sul commercio nel centro cittadino. Abbiamo sollecitato la partecipazione del Comune a bandi per reperire finanziamenti e fondi. Con lo stesso spirito ci stiamo interrogando sulla Savona del futuro che, secondo noi, dovrà essere più a misura di uomo e di donna, che a misura di auto. Dovrà rispondere con fermezza agli ultimi interventi di una stagione caratterizzata da un’urbanistica aggressiva verso il territorio. Dovrà essere capace di essere attrattiva per quell’imprenditoria seria, e gli esempi ci sono, interessata ad investire nella nostra città. Dovrà essere innovativa e accogliente. Dovrà mantenere pubblici i servizi”.
“La nuova amministrazione dovrà essere in grado di imporre un cambio di passo epocale, e dovrà quindi possedere una visione lungimirante in ambito socio-economico-ambientale, come richiesto dai cambiamenti in atto e come indicato dall’Europa. Questo obiettivo non potrà essere né gestito né raggiunto da candidature ‘precostituite’ o liste improvvisate” concludono dall’opposizione.