Diatriba

Punto nascite Santa Corona, il consiglio di Albenga approva delibera a tutela. Ciangherotti si astiene: “Tomatis senza autorevolezza”

"Non affiderei mai la mia rappresentanza, nella difesa della sanità ingauna, all'attuale sindaco di Albenga"

Nascita Fiocco Azzurro

Albenga. Durante il consiglio comunale di Albenga tenutosi ieri sera (giovedì 12 novembre) è stata portata la delibera avente ad oggetto la salvaguardia del punto nascite dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure approvata da tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, tranne che dal consigliere di Forza Italia Eraldo Ciangherotti il quale ha deciso di astenersi.

Lo scorso martedì 10 novembre (a seguito della notizia comunicata a mezzo stampa di procedere con la sospensione delle attività del reparto di ostetricia e ginecologia del Santa Corona con  il conseguente spostamento del punto nascite all’ospedale San Paolo di Savona) i distretti sociosanitari di Albenga e Finale Ligure si sono riuniti in videoconferenza al fine di adottare un documento unico e condiviso per la tutela del Punto Nascite di Pietra Ligure.

Dall’incontro è emersa la decisione unanime di tutti i sindaci di entrambi i distretti sociosanitari di adottare la delibera, già approvata il giorno 9 novembre dal consiglio Comunale di Pietra Ligure.
Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “Mi faccio portavoce di relazionare il consiglio comunale circa la conferenza del distretto sociosanitario di Albenga e di Finale Ligure tenuta per la prima volta in modalità congiunta proprio per l’importanza che questo tema ha per l’intero territorio. Durante l’incontro tutti i sindaci hanno deciso di adottare il documento proposto da Pietra Ligure, sede dell’Ospedale perché ritenevamo di non dover perdere neppure un istante e di doverci muovere immediatamente e in maniera unanime e congiunta a tutela del punto nascite”.

“È fuor dubbio che nel corso degli anni la nostra sanità territoriale è stata progressivamente depotenziata diventando sempre più ospedalicentrica. Questo è stato un errore che l’emergenza Covid ha evidenziato. La carenza del personale medico e le oggettive difficoltà di un territorio complesso come il nostro dal punto di vista infrastrutturale hanno fatto il resto. Il timore che la sospensione di questo reparto possa prolungarsi a lungo nel tempo o diventare definitiva, mettendo quindi a repentaglio anche la classificazione di Dea di secondo livello dell’ospedale, ci spaventa. Proprio per questo abbiamo voluto muoverci immediatamente, con forza e determinazione e in maniera unanime in tutela dello stesso”.

“Senza voler ostacolare quelle che sono le strategie più efficaci per la lotta alla pandemia da Coronavirus, quindi, pretendiamo che il punto nascite venga ripristinato non appena possibile e dotato di un numero adeguato di personale medico, non più 6+1 ma 8+1. Con la delibera che andiamo ad approvare, vogliamo salvaguardare questa importante realtà” conclude il sindaco.

Il consigliere Ciangherotti sul punto ha sollevato un dubbio di legittimità: “Il sindaco non dovrebbe portare avanti le istanze della sanità albenganese per i suoi legami con l’Asl essendo medico” e, per questo ha deciso di astenersi nonostante il parere, rilasciato durante il consiglio comunale dal segretario generale la dottoressa Anna Nerelli che ha rassicurato la minoranza: “L’atto che il consiglio è chiamato ad approvare oggi è un atto di indirizzo politico. Si tratta di un atto di carattere generale e, in quanto tale, non sussistono profili di conflitto o illegittimità sulla base alla normativa vigente.”

Se questa rassicurazione ha chiarito ogni eventuale dubbio della minoranza non è stata abbastanza per il consigliere Ciangherotti che, quindi, non ha votato per la salvaguardia del punto nascite dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

E Ciangherotti precisa: “Non affiderei mai la mia rappresentanza, nella difesa della sanità ingauna, all’attuale sindaco di Albenga. Riccardo Tomatis se ne faccia una ragione e scelga se fare il sindaco h24 o il medico di medicina generale a tempo pieno. Le evidenti inopportunità politiche di un medico pagato dall’Asl2 savonese che non si è messo in aspettativa ma continua a lavorare a tempo pieno, mi impediscono di vedere in Riccardo Tomatis il paladino della sanità ingauna”.

“Ieri sera ho detto chiaramente che avrei voltato l’ordine del giorno a favore del punto nascite di Pietra Ligure se al posto del sindaco Tomatis avessimo individuato il presidente del distretto socio sanitario o il consigliere più anziano Giorgio Cangiano. Riccardo Tomatis non mi convince per il ruolo che vorrebbe avere per autorità e che non ha per autorevolezza”.

“D’altra parte, già nella chiusura del punto di primo intervento di Albenga, durante il primo lockdown, Riccardo Tomatis fu l’unico ad accordare il via libera dell’Asl2, addirittura complimentandosi con l’ex assessore Viale per l’ottima intesa, anzichè pretendere il mantenimento del reparto. Ed io dovrei fidarmi del sindaco? Preferisco votare, la prossima settimana, il medesimo ordine del giorno nel consiglio provinciale”.

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