Savona. Ancora rabbia e polemiche nel savonese per l’esclusione delle attività artigiane della filiera alimentare tra le categorie del decreto Ristori.
“Il decreto Ristori non ha contemplato gli oltre 150 artigiani del comune Savona: gelatai, pasticcerie, pizzerie e rosticcerie da asporto”. commenta l’assessore comunale di Savona Maria Zunato.
“La chiusura anticipata delle attività determinata dall’ultimo Dpcm e la sempre più concreta prospettiva di maggiori restrizioni, o addirittura di uno stop, sta causando una pesante ripercussione sul settore”.
L’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Savona, anche su sollecitazione di Confartigianato Savona, ha scritto ad Anci nazionale chiedendo una integrazione delle categorie escluse: “Chiedo di inserire i codici Ateco relativi alle pizzerie e le rosticcerie (codice 561020 e 10.71.10) e quelli relativi le imprese di produzioni di gelati e pasticceria fresca (codici 105200 e 107120)”.
Da parte sua Anci, nel pomeriggio, ha comunicato all’assessore Zunato che tale proposta verrà avanzata nel corso di un’audizione informale con la commissione attività produttive della Camera.
“L’esclusione di questi settori dai benefici economici previsti rappresenta una pesante discriminazione per le nostre imprese. L’ amministrazione savonese ha prontamente raccolto la nostra segnalazione che abbiamo inoltrato ad ogni livello. Le imprese interessate, già in grave difficoltà, hanno la necessità di poter accedere ai contributi a fondo perduto” commenta Giancarlo Grasso Presidente di Confartigianato Savona.
“Auspichiamo che in fase di conversione si possa porre rimedio a tale situazione e poter sostenere queste aziende che rappresentano una componente importante nell’economia del territorio”.