Epilogo amaro

Mercatone Uno, cessazione di impresa e chiusura definitiva a Villanova d’Albenga

Tutti i lavoratori saranno interessati dalla cassa integrazione per altri 12 mesi

mercatone Uno villanova

Liguria. Si conclude con l’amaro in bocca la vicenda Mercatone Uno. Il Tribunale di Bologna, “ritenendo non sussistenti i presupposti per la prosecuzione dell’esercizio di impresa” ha dichiarato “la cessazione dell’attività di impresa in capo all’amministrazione straordinaria di M. Business” con decorrenza dal 24 novembre. Quindi, addio per sempre al punto vendita dello storico marchio di arredamento a Villanova d’Albenga.

I 1.333 lavoratori dello storico marchio in forza all’amministrazione straordinaria, sempre a far data dal 24 novembre, accederanno al percorso di Cigs per cessazione di attività per 12 mesi, indicata dal cosiddetto Decreto Genova. E’ quanto previsto dal verbale di accordo redatto al termine del tavolo convocato dal ministero del Lavoro in modalità videoconferenza con i rappresentati del dicastero e del ministero dello Sviluppo Economico, i tre Commissari Straordinari, i rappresentanti delle Regioni coinvolte e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Solo in ultima battuta il Mise aveva convocato il tavolo sollecitato a più riprese dai sindacati; al confronto aveva preso parte anche Anpal Servizi.

Nel corso della Cigs, si precisa nel verbale di accordo, potranno concretizzarsi ulteriori cessioni degli immobili di proprietà della Procedura di amministrazione straordinaria con obbligo di assunzione del personale come potranno essere attuati progetti di autoimprenditorialità. Le Regioni hanno nel frattempo individuato le azioni di politica attiva in favore dei lavoratori coinvolti.

I sindacati hanno chiesto un provvedimento normativo ad hoc in continuità con le previsioni del DL Milleproroghe, affinchè il trattamento straordinario di integrazione salariale sia effettivamente rapportato al trattamento economico ante cessione alla Shernon Holding, ed hanno sollecitato momenti di verifica e monitoraggio dell’accordo.
Anche per gli altri lavoratori del marchio, per i quali sono state formalizzate le cessioni autorizzate dal Mise dei punti vendita passati alla Rica Gest e alla A&V, è stato definito l’accesso alla Cigs per ristrutturazione sempre a partire dal 24 novembre.

La segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca ha enfatizzato “l’urgenza di dare prospettive ai lavoratori” sottolineando che “il sostegno al reddito non sono bastevoli per i lavoratori di un brand storico che molto ha rappresentato nelle economie territoriali, lavoratori competenti desiderosi di tornare in attività”. Blanca ha anche evidenziato che «le politiche attive sono un sostegno importante se in un quadro di investimenti e riqualificazioni dei lavoratori da parte del tessuto produttivo”.

La sindacalista ha definito la vertenza Mercatone Uno “una brutta pagina di storia anche per quanto attiene il ruolo delle istituzioni» e, pur considerando importante l’accordo raggiunto ritiene questo «solo un punto dal quale partire affinchè vi sia un concreto assorbimento e concrete prospettive per i lavoratori e le loro famiglie”.

“La vicenda – ha concluso la sindacalista – sia da monito affinchè non abbiano a ripetersi episodi di questa natura”.

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