Ore di attesa

Liguria zona rossa o arancione? Tutto incerto e incomprensibile, pagheremo colpe di Genova?

L’atmosfera si fa cupa, il futuro incerto. Scaricabarile fra Conte e Toti. Il caso Pontinvrea

Toti vs Conte

Savona. Chiudono o non chiudono? Che cosa chiudono? Quando e a che ora? Ci hanno già chiuso, chiuso la mente, le idee, non sappiamo che cosa potremo fare tra due ore o domani o chissà quando. Lo hanno fatto in modo scientifico, rimpallandosi le responsabilità, Conte scaricandole sulle Regioni, Toti parlando ormai troppo e troppo spesso a vanvera, come dimostra l’infelice uscita sugli anziani.

Poi ci sono i sindaci, come il leghista Camiciottoli di Pontinvrea, noto per uscite estemporanee: una sua ordinanza stabilisce che da lui bar e ristoranti potranno restare aperti sino alle 23. È noto che nessuna autorità locale può emettere ordinanze meno restrittive di quelle statali ma lui ci ha provato e magari ha fatto bene. Si ignora se arriveranno subito i carabinieri o inizierà il solito balletto. Dovrebbe essere la prefettura a opporsi, vedremo come finirà. Intanto il tam tam fa di Pontinvrea la nuova frontiera della libertà e molto esercenti invitano i loro sindaci a “fare come Camiciottoli”. La repubblica delle banane.

La Liguria è in attesa di sapere se sarà zona arancione o rossa, poi ci vorrà l’enciclopedia per capire le differenze. Tutto da decidere anche sugli spostamenti tra regioni, compresi quelli tra Liguria, Piemonte e Lombardia, cioè quasi tutti quelli che pratichiamo. I fratelli milanesi sono messi male, anche se in realtà bene dall’inizio dell’epidemia non sono mai stati. Ma loro sono loro, quelli di piazza Duomo, Brera e i Navigli, quelli che trainano l’Italia, va perdonata la loro arroganza anche quando, come ora, ci trainano sì, ma nel baratro.

Per le nostre strade l’atmosfera si fa ogni ora più cupa e disperata. Aspettiamo di conoscere se la Liguria sarà rossa o arancione. Ma poi Liguria? Non è che Genova è messa male e magari paghiamo anche noi savonesi? A pensar male si fa peccato, caro Toti, ma a volte ci si azzecca, come insegnava Andreotti.

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