Liguria. Da oltre sette anni 600 mila addetti del comparto delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi attendono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. In Liguria sono circa 40 mila. Per questa ragione nella giornata di oggi le lavoratrici e i lavoratori hanno incrociato le braccia per l’intero turno. A Genova, la manifestazione regionale ha dato vita a un serpentone unitario che si è mosso lungo via XX Settembre.
Lo sciopero generale di settore, indetto dai sindacati di categoria a livello nazionale, è la risposta all’indisponibilità delle associazioni datoriali Anip Confindustria, Confcooperative Lavoro e servizi, Lagacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi, Agci Servizi e delle aziende del settore a rinnovare il contratto, nonostante il tentativo delle imprese di ampliare la precettazione dei lavoratori.
Il corteo, molto partecipato nonostante il tentativo di ampliare la precettazione da parte delle imprese, è sfociato in piazza De Ferrari in attesa di una convocazione da parte dei capigruppo in Regione. Una delegazione di sindacalisti e lavoratrici, mentre si recava in Consiglio Regionale per l’appuntamento, ha incontrato in maniera casuale il presidente della Regione Giovanni Toti, il quale si è fermato ad ascoltare le ragioni della protesta. Il Governatore, sollecitato in merito all’alto rischio sanitario a cui sono esposti questi lavoratori, ha voluto prendere un impegno preciso: accelerare le attività di screening e prevenzione per le lavoratrici e i lavoratori che operano negli appalti della sanità ligure.
Le organizzazioni sindacali hanno incontrato anche i capigruppo regionali: dall’ incontro, avvenuto all’esterno del Consiglio, è emerso un impegno verbale e scritto attraverso un ordine del giorno, attraverso il quale gli stessi “si faranno parte attiva presso il Governo affinché vengano richiamate le associazioni datoriali al rispetto degli impegni assunti con le organizzazioni sindacali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che sono stato definiti cavalieri ma che hanno bisogno del giusto riconoscimento del loro lavoro, dei loro diritti, della loro dignità, attraverso il rinnovo del contratto nazionale. Nel documento si ricorda che oggi le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo sciopero nazionale a tutela di questa categoria”.
“La manifestazione, organizzata nel rispetto delle misure anti contagio, è stata un grande esercizio di democrazia e responsabilità. Il grande “serpentone dei diritti e della dignità” ha testimoniato, una volta di più, la grande capacità di aggregazione del sindacato confederale che rappresenta lavoratori in carne e ossa con problematiche reali e diritti esigibili” affermano i sindacati.
“Le lavoratrici e i lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione svolgono un ruolo essenziale per il contenimento del contagio nei presìdi ospedalieri, nelle Rsa, nelle case di cura, nelle scuole, nelle università, nei tribunali, nelle fabbriche e negli uffici pubblici e privati, esponendosi in prima linea per garantirne l’accessibilità” concludono le segreterie territoriali di Filcams, Fisascat e Uiltrasporti.